Momento clou della stagione per la Fiorentina con tante gare da dover giocare. Chi fin qui ha fatto peggio o giocato meno dovrà dare segnali
Se la Fiorentina riesce a vincere e segnare anche senza Gonzalez non può essere che un’ottima notizia per Vincenzo Italiano. L’argentino contro la Salernitana è rimasto a riposo, senza però che la squadra viola patisse troppo la sua non presenza in campo. Per quanto ancora una volta ci abbia pensato (anche) Bonaventura a metterla dentro, la Fiorentina è riuscita a vincere una partita senza la presenza in campo di Gonzalez, come era accaduto solamente a Udine (considerando solamente la Serie A). Inoltre, la Fiorentina è riuscita a segnare anche senza l’apporto in termini di gol dell’argentino, come le era riuscito sin qui solamente a Udine e con l’Atalanta. Il motivo è facilmente individuabile: stavolta Sottil ha messo a referto un’ottima prestazione, sicuramente la migliore in stagione.
TUTTI. Da qui a fine anno la Fiorentina si giocherà il primato nel girone di Conference League a l’accesso agli ottavi di Coppa Italia, oltre a 4 gare di Serie A in cui avrà la possibilità di difendere il sogno di poter rimanere in lotta per la Champions League (come dice la classifica ad oggi), dovendo affrontare Roma fuori, Verona in casa, Monza fuori e Torino in casa. Poi inizierà il nuovo anno con un’altra raffica di gare, tra cui anche la Supercoppa. Logicamente molto passerà anche da come alcuni singoli renderanno, soprattutto coloro che sin qui si sono visti meno o che hanno fatto peggio. La Fiorentina, d’altronde, non potrà sempre dipendere dalle buone giornate di Bonaventura e Gonzalez, che fin qui hanno sempre segnato almeno 1 gol in ogni risultato utile dei viola in campionato (anche con la Salernitana, mentre quando nessuno dei due ha trovato il gol la Fiorentina ha perso e non ha neppure segnato). La lista di coloro chiamati a mandare segnali, chi di crescita chi di continuità, è lunga.
ALTRI. Maxime Lopez sta mostrando una crescita, soprattutto da quando Italiano ha iniziato a utilizzare il doppio play con Arthur. L’ex Sassuolo dovrà dare seguito ai miglioramenti evidenziati, così come Riccardo Sottil. Nel caso dell’esterno la speranza è che gol e assist messi a referto con la Salernitana siano solamente l’inizio. Idem dicasi per Beltran. Notevoli i passi avanti fatti dall’ex River nell’ingresso col Genk e in occasione di Fiorentina-Salernitana, ma a questi servirà dare continuità. Poi c’è Mina, la cui prestazione col Genk è stata degna di nota sia in fase difensiva che offensiva, alla quale dovrà dare seguito (chissà che non giochi già col Parma). Barak sin qui ha fatto pochissimo, con qualche subentro positivo come col Ferencvaros e pochissime prestazioni sufficienti, mentre Infantino non si è più visto dopo qualche subentro a inizio stagione. Idem dicasi per i vari Brekalo (unica gara sufficiente col Napoli), Nzola (sempre più in difficoltà), Parisi (col rientro di Kayode a destra lo si potrà rivedere a sinistra), oltre che per Christensen (meglio col Genk), ma anche Mandragora (fin qui deludente, soprattutto in confronto a Duncan). Ci sarà bisogno di tutti, come sempre, ma in questo frangente di stagione ancor di più. La Fiorentina è in lotta per la Champions League come non le succedeva da anni, ma ha anche l’obiettivo di non tralasciare nessuna competizione. Per questo servirà che tutti, soprattutto chi fin qui ha steccato o deluso, rispondano presenti nel momento del bisogno.
Di
Gianluca Bigiotti