Le parole del mental coach: “Rigori sbagliati e gol presi nel finale, giocatori emotivamente in balia dei risultati. Italiano…”
Lo sfogo di capitan Cristiano Biraghi da Lecce ha tutti i contorni di un profondo disagio che da qualche tempo si avverte all’interno dello spogliatoio viola. L’ultimo mese parla chiaro: tre rigori falliti, nemmeno una vittoria e una rimonta subita a Lecce che ha acceso i riflettori sulla tenuta della squadra di Italiano. “C’è tanta componente mentale nei risultati dalla Fiorentina”, spiega a La Nazione Stefano Tavoletti, mental coach per squadre e preparatore di calciatori e atleti olimpionici (oggi è figura di riferimento per il pesista Leonardo Fabbri).
RIGORI E PRESSIONE. “Rigori decisivi sbagliati e gol presi negli ultimi minuti sono fattori sintomatici di un malessere che sta attanagliando i giocatori. Come mai in Coppa la Fiorentina ha realizzato dieci i rigori ora li sbaglia tutti? I giocatori stanno subendo una pressione emotiva senza però avere gli strumenti per fronteggiarla”.
ALLENATORE. Quanto conta il ruolo dell’allenatore in momenti così? “Un allenatore in grado di trasmettere una giusta motivazione ai giocatori incide in modo determinante. Il tecnico è il condottiero, colui che deve saper sincronizzare i meccanismi tecnici, fisici e mentali. Il mister è leader quando crea empatia, quando entra in sintonia coi calciatori e tira fuori il meglio da ognuno di loro. Sotto questo aspetto ritengo che Italiano sia tra i più bravi”.
IN BALIA DEI RISULTATI. Da osservatore esterno cosa crede stia capitando alla Fiorentina? “Vedo una squadra altalenante a livello di emozioni: noto giocatori emotivamente in balìa dei risultati. Lo scorso anno era successo lo stesso nel girone di andata, poi la squadra si è ritrovata e ha centrato due finali”. Come se ne esce? “Serve compattarsi, parlare guardandosi negli occhi e lavorare più forte che mai a livello fisico e mentale. Serve, soprattutto, l’umiltà e il coraggio di dire: ’Abbiamo toccato il fondo, ora risaliamo’, evitando di farsi prendere dallo sconforto”.

Di
Redazione LaViola.it