E’ un Robin Gosens rinato quello di inizio stagione, che ritrova anche la convocazione in nazionale tedesca
Chi ha detto che per stare bene bisogna rimanere nel proprio paese? E’ sicuramente questo uno dei pensieri e delle riflessioni che gravitano attorno all’orbita del terzino tedesco Robin Gosens. Il giocatore proviene da un’annata molto difficile nella squadra della capitale tedesca, la prima giocata in Germania dalla stagione 2011-2012 quando figurava nelle giovanili del VfL Rhede. Da allora, il suo percorso di vita e la sua carriera calcistica si sono allontanate sempre di più dalla terra alla destra del Reno. Tuttavia, è proprio altrove che si è realizzato Robin Gosens: dopo essersi fatto notare a suon di prestazioni nel campionato olandese con la maglia dell’Heracles Almelo, viene acquistato nel 2017 dall’Atalanta. Ed è con la maglia orobica, e nel campionato italiano, che Robin diventa Gosens.
INFATICABILE. Non appare strano quindi che, a 30 anni compiuti, trovi una sua nuova giovinezza calcistica nel nostro campionato. Regalando alla Fiorentina, in coppia con Dodo sulla fascia destra, la possibilità di avere due terzini che sferzano il campo come frecce. Come riporta il sito della Serie A, Gosens è il quarto giocatore della competizione per distanza media percorsa a partita (11,368 km), dietro solo a Rovella, Freuler e McTominay:
Per intenderci, Dodo, che comunque è uno di quelli che più corre in mezzo al campo, è ‘solo’ 25esimo di questa speciale classifica. Ma la cosa ancor più straordinaria è che Gosens, così tanto, non aveva mai corso in tutta la sua carriera. Nemmeno nelle sue prime stagioni ‘italiane’, quelle con l’Atalanta, dove si era fermato a 10 km a partita nella stagione 2019-2020. Risulta quindi ancor più evidente quanto Gosens corra. E quale marcia abbia scelto di ingranare. La quarta.
E se è vero, come afferma Cesare Cremonini in una sua celebre canzone, che “nessuno vuol essere Robin”, c’è da credere che Gosens abbia fatto cambiare idea sul suo conto anche ai più scettici. Senza essere necessariamente Batman, ma essendo semplicemente Robin.
Di
Francesco Massimo Ascione