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GdS – Paratici, priorità panchina e mercato. Oltre alla salvezza della Fiorentina

Offerta Fiorentina a Paratici. Decisione a breve. Cinque anni di contratto. Le priorità sono panchina e mercato

Quando la Fiorentina ha chiamato Fabio Paratici – e ormai sono passate alcune ore – l'ex Juventus ha risposto: «Mi interessa, parliamone». Altri avrebbero controllato la classifica di Serie A e rispedito un cortese “no, grazie”. Ne hanno parlato e la Fiorentina ha fatto le cose seriamente: a Paratici ha offerto un quinquennale a cifre molto importanti come capo dell’area tecnica. Diciamo il dirigente chiamato a scegliere allenatori, giocatori, linea tecnica, scrive la Gazzetta Dello Sport.

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Sarebbero quattro anni e mezzo di lavoro con una progettualità da definire e un’emergenza sotto gli occhi di tutti: la salvezza a maggio. Se tutto questo passerà da ipotesi a realtà, lo capiremo presto.  Una certezza c’è: Paratici è sicuramente attirato dal ritorno in Italia. Quella squalifica è terminata a luglio e ora anche la lontananza dall’Italia potrebbe essere al capolinea. La Fiorentina ha scelto di chiamare Paratici quando ha capito di aver bisogno di una guida, e in fretta. L’addio del direttore sportivo Daniele Pradè, arrivato il primo novembre dopo mesi di contestazione in città, ha lasciato un vuoto in società, ovviamente non chiuso dal cambiamento di ruolo di Roberto Goretti. E allora, oggi, chi decide? Alessandro Ferrari è una figura importante ma dedicata soprattutto a stadio, Lega e vicende extra-campo. Il presidente Commisso, anche per i problemi di salute, prende le decisioni dagli Stati Uniti ma non è a Firenze nella quotidianità. I tifosi, non per caso, da settimane chiedono l’ingresso in società di una figura forte, con responsabilità. La classifica dice che non si può rimandare a tempi migliori. 

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Se accettasse Firenze, questo è certo, dovrebbe lavorare su più fronti e l’allenatore sarebbe un grande tema. Paolo Vanoli è arrivato il 7 novembre e in un mese e mezzo ha vinto solo una partita, in Conference contro la Dinamo Kiev. Ci sono tre strade possibili. Richiamare Stefano Pioli, continuare con Vanoli o scegliere il quarto allenatore stagionale. Comunque sia, sarà inevitabile distribuire diversamente le responsabilità e dare forza a un gruppo che in campo pare perso. Il mercato di gennaio seguirebbe. Il budget probabilmente sarà limitato agli incassi da cessioni ma il lavoro da fare è molto, con priorità già individuate: l’arrivo di almeno un difensore, di un centrocampista, di un esterno con spirito offensivo. Paratici ci sta già pensando e deciderà a breve, magari quando per il mondo è notte. Sul mercato, spesso, fa così.

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