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Girone di ritorno (quasi) da Champions per i viola. E da marzo ritmo da 2 punti a partita

La Fiorentina ha chiuso il campionato con 56 punti, 6 in meno dello scorso anno… ma con due cavalcate in Coppa Italia e Conference

La partenza era stata difficile, complicata. Parecchio. Ma il finale di campionato è stato a dir poco in crescendo. Non solo per le ultime due vittorie contro Roma e Sassuolo, tutt’altro che scontate in mezzo alle due finali. Ma anche per il percorso fatto. Nel girone di ritorno e in particolare da marzo. Il tanto agognato ‘filotto’ è arrivato proprio tra marzo e aprile, poi dopo un ulteriore momento difficile la Fiorentina ha saputo di nuovo rialzarsi. Chiudendo così il proprio campionato a 56 punti, 6 in meno di quello scorso. Ma con due cavalcate in più tra Coppa Italia e Conference. Il 7 giugno le partite totali saranno 60, un record: lo scorso anno furono 44, tanto per intendersi.

GIRONE DI RITORNO. Infortuni, scarsa forma di troppi giocatori importanti, poca abitudine (da parte di tutti) di gestire i tre fronti e il fatto di giocare tre partite alla settimana, specie nell’anomala stagione del Mondiale invernale. E così la Fiorentina aveva chiuso il girone di andata in campionato all’11° posto con soli 23 punti. Il girone di ritorno si è chiuso invece con ben 33 punti, meglio dei due gironi dello scorso anno (furono 32 i punti dell’andata e 31 del ritorno). Una seconda parte in netto crescendo, con nel mezzo pure le notti magiche nelle due coppe. Ad oggi la Fiorentina sarebbe 3° nel girone di ritorno, dietro Lazio (34) e Napoli (37), aspettando l’ultimo turno delle altre. Ma mal che vada finirà comunque tra le prime 6 per punti fatti, davanti a Milan, Atalanta e Roma ad esempio.

AL TOP DA MARZO. L’impennata vera e propria c’è stata da marzo, quando poi anche Coppa Italia e Conference sono entrate nel vivo. Ma a quel punto la Fiorentina ha accelerato in maniera clamorosa: dalla 25° giornata (Fiorentina-Milan 2-1), i viola hanno conquistato ben 28 punti in 14 partite di campionato, media esatta di 2 punti a partita. Solo la Lazio ha tenuto questo ritmo, centrando 26 punti in 13 gare in attesa dell’ultimo impegno di Serie A. In questo periodo di due mesi la Fiorentina ha anche il miglior attacco del campionato (26 gol fatti) e la 4° miglior difesa (13 subiti), sempre aspettando le gare di oggi e domani.

RITMO CHAMPIONS. Un ritmo da Champions insomma, da marzo in poi ma in generale anche nel girone di ritorno, visto che se la Fiorentina avesse fatto 33 punti anche nel girone d’andata oggi avrebbe 66 punti, ad un passo dal 4° posto del Milan. Una rosa che ha imparato a gestire il triplo impegno e a restare quasi sempre sul pezzo, uno step che non aveva saputo fare fino a febbraio inoltrato. Anche Italiano e il suo staff hanno fatto un passo in avanti notevole, per chi era abituato a preparare le partite con 5-6 allenamenti settimanali e si è invece ritrovato spesso a fare solo la rifinitura tra una gara e l’altra. Tutta esperienza anche in chiave futura, sperando che la Fiorentina possa giocare in Europa anche nella prossima stagione. Confermando, magari, anche il tecnico che ha aperto questo biennio riportando i viola su certi palcoscenici.

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