Le parole del centrocampista del Milan (prossimo avversario della Fiorentina, domenica prossima a San Siro) Adrien Rabiot
Parla così il centrocampista del Milan (prossimo avversario della Fiorentina) Adrien Rabiot alla Gazzetta Dello Sport: “Dopo cinque anni alla Juventus non è una cosa banale giocare al Milan. A Torino sono stati anni importanti per la mia carriera, cui tengo molto. Ma sono felice di essere tornato in Italia e al Milan, un altro club mitico. Anche qui c’è tanta passione. E abbiamo tanta ambizione. Con Allegri c’è sempre stato un ottimo rapporto. Siamo simili, e lo apprezzo molto umanamente. Ci siamo chiamati e scritti spesso pure la scorsa stagione. Poi con il Milan c’erano già stati contatti lo scorso anno, ma non se n’era fatto nulla. Quest’estate si sono fatti avanti a inizio estate e sono tornati alla carica dopo il problema a Marsiglia. È stato il momento giusto per tutti. Allegri mi ha voluto al Milan perché sa che posso trasmettere la mia esperienza ai più giovani, impegnandomi al massimo in allenamento come in partita, sempre con la voglia di vincere. E lo stesso possono fare altri giocatori di riferimento come il capitano Maignan e Modric”.
MODRIC-LEAO. “Non sono sorpreso per il suo impegno e la sua professionalità, altrimenti non sarebbe a questi livelli alla sua età. Sono sorpreso perché a quarant’anni non è scontato ciò che fa. È uno che continua a dare tutto in partita e in allenamento. Un vero esempio per tutti”. Leao? “So che se ne parla molto. È un giocatore che ha potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane. Alla sua età non c’è più tempo da perdere. Il tempo passa veloce. Sarebbe un peccato che rimanesse solo un potenziale grande giocatore. Spero si renda conto di avere i mezzi per poter competere con i più forti. Ma magari non ha la volontà o la passione di un Modric. Leao deve chiedersi dove vuole arrivare o se si accontenta così, oppure se il suo obiettivo è di diventare quello che può essere. Per noi sarebbe un peccato, perché sarebbe uno spreco se non esprimesse tutto il suo potenziale, e non si focalizzasse al 100% sul lavoro. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori. Spero abbia un impatto positivo anche su di lui. Magari per Leao è l’occasione giusta”.
ITALIA. L’Italia, invece, rischia di restare a casa per la terza volta. “Sarebbe un’avversaria in meno, ma un peccato per il Mondiale, il calcio e la passione dei tifosi italiani. Anche se non è più l’Italia dei Del Piero, Buffon, è difficile capire cosa stia succedendo agli azzurri, perché non vi mancano giocatori di qualità. Magari è mancata stabilità in panchina. Oppure è un problema mentale. Dopo due Mondiali saltati, e le qualificazioni iniziate male, pressioni e dubbi rendono tutto più complicato”.
Di
Redazione LaViola.it