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GdS – Chiarugi: «Blocco della Fiorentina è psicologico. Risaliremo, ci salva Kean»

Le parole della bandiera della Fiorentina Luciano Chiarugi sulle difficoltà dei viola in questo avvio di stagione e sulla retrocessione del 1993

Parla così alla Gazzetta Dello Sport la bandiera della Fiorentina Luciano Chiarugi sulle difficoltà dei viola in questo avvio di stagione: Vanoli? « È umile. Sa di essere in una grande squadra e lo sente. Ma l’aiuto devono darglielo i calciatori che ora non hanno più alibi. A me piaceva anche Pioli. L’ho vissuto quando era calciatore. Non avrei mai pensato potesse succedere una cosa del genere. In estate ero felicissimo quando lo hanno scelto. Poi la squadra è buona, è coperta in tutte le zone del campo ». E allora che succede? Perché la Fiorentina è ultima senza aver mai vinto una partita? « C’è un evidente blocco psicologico. Dopo il gol preso bisogna reagire, provare a reagire subito. I ragazzi devono sbloccarsi con una vittoria. E ritrovare l’entusiasmo. I calciatori devono avere gli stimoli e sentirsi protagonisti. Devono lavorare nel gruppo, ma con personalità. Devono sentirsi tutti trascinatori, pure quelli che stanno in panchina senza giocare. I protagonisti sono loro, in campo vanno loro. Se hanno paura vuol dire che lo spessore non è elevato». 

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Chi le piace ?  « Fortini ha qualità, ha gamba. È un giovanissimo che sta facendo bene sulle fasce con lo spirito giusto. Ma da questa situazione ci può togliere soltanto Moise Kean. E devo dire che è sempre quello che cerca di fare qualcosa in più. Non gli va bene, prende pali e traverse e quindi non sta segnando come nella straordinaria passata stagione, ma ci mette l’anima ogni volta. Anche Mandragora, che ha già fatto tre gol, è uno che dà tutto dall’inizio alla fine. Uno dei senatori, uno che si vede che tiene tanto ». Il rientro di Gosens può essere utile? « L’esterno tedesco è fondamentale. È un leader vero. In questo mese la sua assenza si è sentita e l’infortunio è stato un problema. C’è bisogno di personalità e lui ce l’ha. La Fiorentina ha comprato ottimi giovani, di qualità e di prospettiva, ma ha tenuto la maggior parte dei calciatori che con Raffaele Palladino nel campionato scorso sono arrivati sesti e in semifinale di Conference League. Non possono essere diventati dei brocchi. Non ci posso creder e».

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Chiarugi, è preoccupato? « Sì. Siamo ultimi. Noi e il Verona. La situazione è abbastanza pericolosa. Ma ci sono ancora sei partite del girone d’andata e tutto il girone di ritorno. Il tempo c’è. I calciatori li abbiamo. Ma lo stadio deve essere vicino alla squadra. Ben venga questo patto fatto a Bergamo. Squadra e tifosi devono essere un corpo unico, coeso verso l’obiettivo. Apettiamo una vittoria. Aspettiamo che arrivi al più presto. E risaliremo».  

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