Il direttore sportivo ha lavorato al rinnovo di De Gea, porta avanti i contatti per il nuovo tecnico e incontrerà il Genoa per Gud. Ma potrebbe anche lasciare
Due giorni di riflessione e poi le decisioni. Molte e trasversali perché alla Fiorentina il momento è particolare: il malumore della piazza è esploso al termine della migliore stagione dell’epoca Commisso, questo denota un malessere più profondo, scrive La Gazzetta dello Sport.
SCOSSO. C’è un allenatore da trovare, ma anche delle valutazioni personali da fare. Il direttore sportivo Daniele Pradè da una parte deve fare i conti con il mercato dei tecnici in fibrillazione, però dall’altra deve farlo anche con i suoi sentimenti e stati d’animo. La contestazione da parte dei tifosi, che lo ha coinvolto insieme al tecnico Raffaele Palladino, non lo ha lasciato indifferente. È scosso e ora deve capire se le energie sono completamente recuperate e se esistono tutte le condizioni per continuare un lavoro che lo assorbe da anni e in continuazione. A volte serve anche staccare per 48 ore.
LE URGENZE. Intanto, l’amarezza è stata sconfitta dalla necessità di portare avanti il lavoro più urgente, per il bene del club, tanto che venerdì è stato annunciato il rinnovo del portiere David De Gea. Un vero colpo che è un chiaro segnale di rilancio e stabilità, ma ne servono anche altri: dalla permanenza di Moise Kean, all’arrivo di un allenatore gradito e d’esperienza, passando da acquisti mirati per migliorare la rosa. Il lavoro è tanto e Pradè è colui che conosce ogni situazione nel dettaglio come nel caso di Albert Gudmundsson, per il quale la prossima settimana sarà necessario mettersi di nuovo al tavolo con il Genoa perché i viola non verseranno 17 milioni per il riscatto entro il 15 giugno dato che c’è la vicenda processuale ancora aperta. Serve, quindi, un nuovo accordo. Le urgenze lavorative prima di tutto, poi una riflessione profonda anche sul percorso personale e professionale. Da precisare che il direttore sportivo viola ha un contratto in scadenza il 30 giugno, come ogni anno, perché per sua scelta non sono previsti accordi pluriennali. Certo è che gode della fiducia di Rocco Commisso, ribadita pure a parole martedì scorso e nei fatti nella giornata di venerdì, quando il presidente è stato al fianco (anche se al telefono dagli Stati Uniti) dei suoi dirigenti per chiudere l’operazione De Gea.
CACCIA AL TECNICO. L’altra certezza è che i dirigenti, in team, stiano cercando l’allenatore. Pradè, insieme al direttore generale Alessandro Ferrari e al direttore tecnico Roberto Goretti, ha fatto i primi sondaggi e telefonate. Adesso non ci sono reali segnali di nuovi scossoni, ma le improvvise dimissioni di Palladino fanno di Firenze, in questo periodo, un territorio di colpi di scena.
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Redazione LaViola.it