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Gazzetta – Napoli ingiocabile, Pioli non trova contromisure. Ma chi è entrato merita spazio

Il Napoli la chiude in un’ora, la Fiorentina ci capisce poco. Il primo tiro in porta arriva dopo 78 minuti. Ma non basta

Il Napoli è diverso dall’anno scorso, è superiore e consapevole della sua forza, ha mille soluzioni e una manovra che sfugge a qualsiasi classificazione. Conte chiedeva risposte, la prima c’è già: Hojlund è un indemoniato, è quello che serviva. Debutto con gol e una serie di strappi a velocità prepotente contro i quali la Fiorentina non trova contromisure: impatto devastante, sembra di rivedere l’Hojlund dell’Atalanta volato allo United per quasi ottanta milioni. In Premier non incantava, qui è già il migliore. In attesa di spiegazioni economico-sociologiche, una ragione potrebbe essere Conte. Il Napoli è uno spettacolo di calcio totale, soffre soltanto nell’ultimo quarto d’ora, avanti di tre gol, quando il turnover fa saltare un po’ di equilibri e Lucca non tiene una palla. Finisce 3-1, i gol del Napoli potevano essere di più, Anguissa fa il tuttocampista, Beukema segna e la Fiorentina resta un enigma: a lungo non ci capisce niente, Pioli ritarda i cambi e l’assalto finale è una luce flebile. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

SPRINT NAPOLI. Non che potesse farsi chissà quali illusioni Pioli: questo Napoli è ingiocabile per tanti, figurarsi una Fiorentina nella quale alcuni uomini chiave (Fagioli, Comuzzo e Dzeko su tutti) sono fuori condizione e fuori posizione. E poi il gol arriva subito, dopo sei minuti, merito dell’aggressione immediata del Napoli e dell’errore in area di Comuzzo: steso malamente Anguissa, dopo che due volte la palla era stata stoppata sulla linea in duecento secondi. Una tempesta contro la quale i viola non hanno mai trovato riparo. Rigore perfetto di De Bruyne ed è come cominciare da 0-1. Viola sotto choc, incapaci quasi di superare la metà campo, e Napoli che si distende bellissimo e incomprensibile. Per gli altri, s’intende.

MERITANO SPAZIO. Dov’è la Fiorentina? Il 3-5-2 di Pioli è pericolosamente scollegato, non guadagna terreno e lascia Kean solo in balia di Beukema-Buongiorno, coppia titolare senza se e senza ma. Pioli lascia finire il primo tempo per inserire Piccoli per Dzeko e aspetta quasi metà ripresa per rivoluzionare la squadra: dentro Fazzini e Nicolussi Caviglia, fuori Fagioli e Sohm, adesso c’è un 3-4-1-2 almeno più presente in attacco. Solo che il Napoli ha infilato la terza rete con Beukema sotto porta, su una palla che solo Anguissa riesce a recuperare, mentre per gli altri è già fuori. Anguissa vale Hojlund, servirebbe l’autovelox al centrocampo viola per fermarlo in una posizione. Il primo tiro in porta della Fiorentina è addirittura dopo settantotto minuti, punizione di Mandragora, e innesca un finale inatteso. Il Napoli fa cambi e la Fiorentina trova energie nascoste chissà dove. Segna Ranieri, Piccoli e Ranieri per poco non rimettono in discussione il risultato. Questo sicuramente Conte lo ricorderà ai suoi più volte da qui a giovedì. Pioli, due punti in tre gare, ora deve fare qualche scelta difficile, ma chi è subentrato oggi merita spazio.

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