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Galli: “Sirigu-Gollini? Ci guadagna la Fiorentina. Calo viola? Non è di oggi, ma parte da lontano”

L’ex calciatore e dirigente viola analizza il momento della Fiorentina, reduce dal brutto ko interno col Torino, e il prossimo arrivo di Sirigu

Parla così a Lady Radio l’ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli: “La sensazione che ho del momento della Fiorentina è che l’anno scorso, con l’arrivo di Italiano, tutti i calciatori sono stati coinvolti in una fame di riscatto dopo le difficoltà avute in precedenza.

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E pur con qualche difficoltà sei riuscito ad arrivare in zona Europa, ma poi, la società ha deciso di ripartire quasi da zero cambiando alcuni giocatori, e ci sono state delle difficoltà. Non vedo grande consapevolezza in chi va in campo rispetto a quello che deve fare, cioè i giocatori vanno in campo ma non sembrano credere troppo in quello che devono fare.

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Un po’ come il Milan, che quest’anno sembra non abbia la stessa convinzione e determinazione nelle varie partite. Non vorrei che fosse stato dato per scontato che, avendo fatto i punti che hai fatto l’anno scorso raggiungendo l’Europa, anche quest’anno avresti fatto lo stesso, magari sottovalutando i problemi o lavorando non con la stessa intensità del passato campionato.

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Per me…la Fiorentina non è una grandissima squadra, ma neppure una squadra di scarponi. Ho avuto modo di veder giocare il Braga…adesso sta volando. Sarà molto difficile giocarsela contro di loro, almeno vedendo la Fiorentina di oggi”.

ITALIANO. “Il 4-2-3-1 sembrava un modulo più idoneo alle caratteristiche dei calciatori che ha a disposizione Italiano alla Fiorentina, cosa che adesso non sembra più funzionare. Davanti, tuttavia, già allo Spezia Italiano cambiava molto in attacco, con due esterni larghi, o due trequartisti o altri cambiamenti.

Cioè sperimentava e cambiava. Qui, invece, non vedo grandi cambiamenti in attacco. All’inizio si andava molto sugli esterni, ma poi…quando lasci fuori Barak, Gonzalez e altri, come accaduto col Torino, qualche domanda può sorgere, sia sui calciatori che hanno fatto dei passi indietro che sul tecnico che forse non riesce a metterli in condizione di esprimersi al meglio secondo quelle che sono le loro caratteristiche.

Penso a Ikoné, che a fine 2022 sembrava in grande crescita, mentre ora è in difficoltà. Gonzalez è un mese che lavora col gruppo…vorrei capire perché ancora non può giocare se non partendo dalla panchina. A volte, inoltre, si deve anche fare di necessità virtù, e andare oltre alle assenze”.

SIRIGU. “Sono convinto che nel cambio Sirigu-Gollini ci guadagni la Fiorentina. Anzi, non mi so spiegare molto bene perché il Napoli prenda Gollini, lasciando andar via Sirigu, proprio adesso che Meret ha trovato continuità senza l’alternanza che c’era con Ospina.

Gollini, adesso si metterà in competizione con Meret, e conoscendo Meret so che quando ci sono delle situazioni del genere ha fatto fatica in passata. Sirigu è un bravissimo ragazzo, serio, fa spogliatoio ed è affidabile”.


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