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Galli: “In area non si può marcare come Quarta. Gollini? Ma sul palo chi c’era? Chi ci doveva andare?"

L'ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli analizza la prima dei viola con la Cremonese e le prestazioni di Gollini e Radu, entrambi non certo perfetti

Parla così l’ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli a LadyRadio, dopo la prima uscita stagionale ufficiale dei viola con vittoria sulla Cremonese: PRIMA. “E’ presto per sentenziare, visto che si è giocato solo una partita.

Poi c’erano un sacco di scelte particolari, non giocavano tanti titolarissimi, poi le neopromosse sono sempre molto insidiose a inizio anno. Nel primo tempo ho visto delle grandissime prestazioni di Kouame e Sottil, che hanno mostrato grande voglia di mettersi in mostra, cosa che mi è piaciuta molto.

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Non ho visto ancora una Fiorentina in forma, ci vorrà tempo”. DIFESA. “Serve un centrale importante in difesa, ma non è una novità. Quarta? E’ forte quando ha l’avversario davanti, perché sa leggere bene i movimenti ed ha buon tempismo.

Ma…va in difficoltà sulle palle lunghe in profondità e sulle marcature in area. Non si può marcare come sul gol di Okereke, non puoi stare così lontano dall’avversario come sul gol dell’1-1. Quando parlo con Sarri, Spalletti, mi dicono sempre che il punto di riferimento deve essere la palla, ma come si fa?

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E l’avversario? Non si marca più? Ricominciamo per cortesia a pensare alla difesa a zona guardando anche all’uomo. Perché sennò…si sta in una zona ma non si guarda mai l’avversario che rimane libero e fa gol, come accaduto con la Cremonese.

Oggi si guarda solo alla fase offensiva, non capisco. Detto questo si deve anche lavorare sulla fase offensiva, perché a volte siamo troppo prevedibili". In mezzo al campo? "Serve un giocatore di grande qualità”. GOLLINI. Non ho ancora capito se qualcuno si è dimenticato di andare sul palo, o se era stato deciso di non mettere nessuno.

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Bonaiuto ha un bel piede, è stato bravo a tirare quell’angolo così, ed è arrivato il gol della Cremonese. Io, personalmente, mi sarei incavolato come una belva, perché era la prima cosa che volevo dai compagni sui corner. Il portiere deve pensare a palla alta e uscita, non si può pensare anche alla palla forte sul primo palo.

Va chiesto ad Italiano, perché non esiste un gol così, anche se poi, a vedere, il gol è stato dato a Bianchetti, quindi sembra che Gollini l’avesse presa, anche se mi pareva comunque dentro”. RADU. “E’ un ragazzo che si vedeva volesse fare qualcosa per far dimenticare quanto ha fatto in passato.

Ha fatto anche delle uscite avventate, era uscito male in un paio di occasioni, ma facendo anche due-tre parate molto importanti, tra Bonaventura e altre. Il gol…per me ha peccato di eccesso di sicurezza, perché voleva bloccarla, bastava deviarla.

Camminava all’indietro, per prendere la palla, e non si è accorto benissimo dove era. Non puoi non accorgerti che lì c’è il palo, anche se è stato pure sfortunato che il piede gli è rimasto incagliato nella rete cadendo dentro”.


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