Diversi i nodi da sciogliere per portare a compimento il restyling dello stadio di Firenze
Il primo lotto dei lavori al Franchi, scrive La Nazione, è stato finanziato con 151 milioni di euro. Si tratta di una cifra derivante dai fondi Pnc-Pnrr e dunque opere che dovrebbero essere terminate necessariamente entro la fine del 2026. Il recente annuncio della sindaca Sara Funaro ha chiarito che la curva Fiesole sarà terminata nei primi mesi del 2027, sforando di fatto il termine previsto dalla legge. Il nodo da sciogliere adesso riguarda l’eventualità di una proroga sulla opere che hanno questo tipo di finanziamento. Il ritardo accumulato finora nel cantiere del primo stralcio ammonta a circa 4 o 5 mesi rispetto ai tempi inizialmente comunicati. L’altra scadenza riguarda invece il secondo lotto dei lavori che, una volta finanziato e terminato il primo, dovrà essere consegnato entro la fine del 2029.
I FONDI PRESENTI E QUELLI DA TROVARE. Se il primo lotto è gia coperto da finanziamento, il secondo lo è soltanto parzialmente. Per terminare il restyling, dopo il primo stralcio dei lavori serviranno ancora circa 100 milioni di euro. Di questi, Palazzo Vecchio potrà contare sicuramente sui 55 milioni che il governo ha sbloccato per la Metrocittà e che sono destinati alle periferie. I fondi transiteranno al Comune che così dirotterà i fondi per le opere sul Franchi. Resta un rebus come finanziare i restanti 45 milioni di euro.
EURO 2032. Una probabile fonte di finanziamento può essere l’occasione rappresentata da Euro 2032. Il gruppo di lavoro della Figc, ha già incontrato sindaci e proprietari di club delle 11 città in lizza per ospitare le partite. Delle 11 candidate ne resteranno cinque. Per tre (Roma, Milano e Torino) l’affare sembra quasi fatto e adesso Firenze e il Franchi si contendono uno dei due posti ancora liberi con colossi come Napoli o anche impianti come quelli di Palermo, Cagliari, Verona, Bari, Genova e Bologna. La decisione dovrà arrivare entro ottobre 2026.
LA VOLONTÀ DI COMMSSO. L’ultima reazione della società viola sembra un mezzo passo indietro. Ma le interlocuzioni con Palazzo Vecchio non sono mai mancate ed è prevedibile che continueranno serrate portando a una schiarita. Fra le opportunità per trovare buona parte dei milioni di euro mancanti all’appello per il secondo lotto c’è l’interventodiretto del patron viola Rocco Commisso. Le condizioni sono quelle ormai arcinote: il ‘total control’ del secondo stralcio dei lavori con certezza sui tempi, in cambio di un’iniezione di liquidità al Comune per terminare il restyling in tempo per il 2029. La nuova variante e il relativo cronoprogramma saranno resi noti dal Comune la prossima settimana dopo che sarà messo nero su bianco in una determina. Tra i fattori che potrebbero contrariare la società viola c’è l’opportunità di lasciare il Franchi per accelerare i lavori.

Di
Redazione LaViola.it