Una ventina di giocatori di rientro dal prestito. In diversi partiranno, alcuni saliranno in ritiro a Moena: occasione ghiotta per rientrare in una rosa ‘allargata’
Moena, si sa, può essere un’occasione ghiotta da poter sfruttare. Specie se a gestire la squadra c’è uno come Vincenzo Italiano, allenatore che ha dimostrato con i fatti di guardare poco al passato e molto al presente. Chiedere a Saponara e Duncan, ad esempio: giocatori che parevano destinati ad un addio sicuro l’estate scorsa dopo i prestiti a Spezia e Cagliari, e che invece sono stati protagonisti di un’ottima annata con il tecnico siciliano. Non solo, perché la lista di coloro che hanno migliorato il proprio rendimento rispetto ai mesi precedenti è lunga, anzi lunghissima. Da Igor a Milenkovic, da Castrovilli a capitan Biraghi, da Terracciano ai giovani Sottil e Maleh, passando per Callejon che comunque ha avuto un senso più compiuto nel tipo di calcio di Italiano.
LA ‘CURA ITALIANO’. Insomma, la ‘cura Italiano’ ha funzionato per tanti. E se diversi giocatori hanno scelto e stanno per scegliere Firenze proprio per il modo di giocare del tecnico viola, ecco che tutto ciò può rappresentare un’opportunità importante per chi rientra dai vari prestiti. Una ventina di giocatori da gestire. Ancora non c’è una lista ufficiale di chi parteciperà al ritiro di Moena, ovviamente Italiano e la società dovranno scegliere chi potrà avere fiducia e chi invece andrà piazzato direttamente sul mercato. Come ogni anno, c’è chi resterà fuori. Ma tra giovani e meno giovani, in tanti possono sperare di cambiare il proprio destino. Sulle orme di chi ci è riuscito l’estate scorsa.
BENASSI A CENTROCAMPO. Del resto, in Trentino, si sono raccontate negli anni storie di giocatori che brillavano d’estate per poi non confermare le buonissime impressioni (da Montiel a Diakhate, passando per Baez), oppure di chi non veniva compreso per il reale valore in prospettiva (vedi Mancini ai tempi di Montella), ma anche di opportunità sfruttate come fu per Chiesa con Paulo Sousa, confermato in squadra dopo la prima parte di ritiro. In vista della prossima stagione, c’è da fare un ragionamento in più: servirà, per forza, una rosa allargata per gestire gli impegni ogni tre giorni e un’annata del tutto inedita. Quindi qualche conferma in più a sorpresa potrebbe esserci. E come. A partire da Benassi, che già Italiano aveva sfruttato nella prima parte dello scorso campionato (pure come terzino): i sei mesi in prestito ad Empoli non sono stati esaltanti, ma il centrocampista ha già fatto sapere che farà di tutto per rimanere. Nel lotto dei centrocampisti ci può stare.
ATTACCO. E se Zurkowski sembra destinato a lasciare Firenze (ma non è detto che non venga valutato direttamente da Italiano in ritiro), chissà che per Kouame non possa esserci una nuova chance, visto che la Fiorentina vorrebbe tre punte per gestire i tre impegni (sperando di passare il playoff di Conference). E’ reduce da una buona annata all’Anderlecht, dipenderà anche dal tipo di offerte che arriveranno. Sempre in attacco, in attesa di capire le condizioni di Gori, fermo dopo il Covid nella seconda parte di annata (dopo una partenza ottima a Cosenza), interessante è il profilo di Spalluto, classe 2001 da 11 gol e 1 assist in Serie C.
CENTROCAMPO. In regia lo scorso anno a Moena c’erano solo i baby Bianco (che si mise in evidenza, non trovando però spazio in stagione) e Krastev, il 10 luglio partiranno Amrabat e con ogni probabilità Pulgar, in attesa di novità dal mercato. Di rientro dal prestito l’ex capitano della Primavera Fiorini, così come l’altro 2001 Lovisa: reparto però affollato, difficile capire se potranno avere un’opportunità. Anche perché c’è anche Corradini (2002) che potrebbe avere una chance (in attesa del mercato).
DIFESA. In difesa, invece, occhi puntati soprattutto su Ranieri, che già lo scorso anno andò in ritiro a Moena: il classe ’99, duttile tra centrale e terzino, ha ben figurato alla Salernitana e potrebbe essere una sorpresa sulla sinistra, dove c’è da capire il futuro di Terzic. E se Rasmussen (’97) potrebbe non rientrare a Firenze dopo il prestito al Vitesse, così come Dalle Mura (2002 destinato alla Spal), c’è Frison (2002) in salita dalla Primavera, così come Dutu (2001) di rientro da Montevarchi. Qualcuno andrà ad allargare il gruppo dei centrali? Chissà. A destra invece occhio a Ferrarini, classe 2000 già con esperienza sia in Trentino che in Serie B, dopo due ottime annate tra Venezia e Perugia. Ma per lui si stanno già muovendo anche club di Serie A. Attenzione anche ai gemelli Pierozzi: Niccolò, di proprietà viola, rientrerà dopo l’ottima stagione in C alla Pro Patria; Edoardo, su cui i viola hanno una sorta di recompra, è reduce da una bella annata all’Alessandria ed è stato convocato anche dal ct Mancini. Anche per loro, però, il mercato potrebbe portarli altrove già prima del ritiro.
ESTERNI. Sugli esterni d’attacco, invece, possibile nuova chance per Agostinelli e Munteanu (due 2002) che già lo scorso anno furono a Moena con Italiano: il tecnico viola, del resto, vuole un ricco reparto di esterni, e ad oggi ci sono Gonzalez, Ikoné e Sottil più Saponara (se rinnoverà, come sembra). Davanti potrebbe esserci uno tra Distefano (che ha già esordito in Prima Squadra), Egharevba e Toci. Difficile, invece, che possa esserci un’altra occasione per Montiel, in scadenza 2023 e poco impiegato anche questa stagione in C tra Italia e Spagna. In porta, infine, almeno uno tra i giovani Ghidotti (2000) e Cerofolini (’99) potrebbe salire in Trentino. Non solo giovani ed esuberi: qualcuno rappresenterà una sorpresa?
Di
Marco Pecorini