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Entusiasmo e numeri sono da Champions: ora la Fiorentina non deve fermarsi

Viola da alta classifica e all’orizzonte due sfide non impossibili che possono aumentare ancora consapevolezza ed entusiasmo

«La classifica è bella? Io non la guardo, lo sapete». E a seguire un sorrisetto da perfetto giocatore di poker. Abilissimo a bluffare, sia chiaro. Già, perché Raffaele Palladino sa bene che la Fiorentina oggi è al terzo posto in classifica e sa altrettanto bene quanto vale questa posizione. Scrive La Nazione.

Semmai a chiamare prudenza e magari anche qualche scongiuro è l’altro concetto legato al momento viola, ovvero il traguardo della qualificazione alla Champions League. Nessuno voleva menzionarla in estate la coppa più importante del continente, e tantomeno (giustamente) accetta di farlo adesso l’allenatore.

A farlo però ci pensano i numeri – appunto la classifica in coabitazione con Atalanta e Lazio – e ci pensa soprattutto il gioco e il carattere di una Fiorentina che sta mettendo in fila risultati, prestazioni e certezze. Subito un’occhiata al calendario ed ecco che prima della sosta, la squadra di Palladino se la vedrà (domani) con il Torino e poi con il Verona.

Una trasferta e una sfida al Franchi non certo impossibili. Due partite, insomma, che dopo quanto si è visto nelle ultime settimane, possono rappresentare e realizzare il salto in avanti definitivo verso quella zona Champions che Palladino, sia chiaro, farà sempre finta di non leggere nella classifica della serie A. Torino e Verona hanno la possibilità di far soffrire la Fiorentina? La risposta è sì. Basta rivedere quanto il Genoa ha ’sporcato’ e reso in salita la serata dei viola a Marassi.

La squadra viola però, davanti a granata e gialloblù si presenta con un tasso qualitativo assolutamente superiore. Qualità, gioco e idee, del resto sono gli ingredienti che Palladino ha saputo mischiare bene per ottenere risultati con tutti. Con big come Lazio, Milan e Roma e con squadre in affanno (ma incattivite dai rischi che stanno correndo) come Lecce e appunto Genoa.

C’è poi un altro punto che permette a tutti – sì anche all’allenatore che ’frena’ – di accostare il nome della Fiorentina alla corsa Champions: l’entusiasmo, la convinzione psicologica messa insieme nella girandola di vittorie di queste settimane. Titolari e campioni, riserve e giocatori rigenerati hanno capito che il gruppo è la forza di questa Fiorentina e che il gruppo può inventarsi una stagione incredibile e ricca di soddisfazioni che a Firenze non giravano da qualche tempo.

Terzo posto in classifica, piena zona Champions e sull’orizzonte due partite abbordabili: ecco la bella realtà viola. Ma non diciamolo a Palladino. Perchè lo sa benissimo da solo. E sorride.

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