Sarà una gara alla pari quella tra Arthur Cabral e Piatek per una maglia da titolare nell’attacco della Fiorentina.
Come sottolinea La Nazione, sarà una gara alla pari quella tra Arthur Cabral e Piatek per una maglia da titolare nell’attacco della Fiorentina. Gli attaccanti sono entrambi di livello, da domani inizia l’era del dopo Vlahovic.
CABRAL. Riempiono gli occhi le sue giocate, da verificare nel campionato italiano. E’ un brasiliano un po’ atipico, perché pur avendo tocchi vellutati e il ’vizio’ di innamorarsi della palla, ha una forza fisica non banale, fuori dalla media. Ama giocare vicino la porta e un po’ gli manca la capacità (e l’abitudine) di salire e disimpegnarsi tra le linee. Italiano dovrà insistere nell’integrarlo nel gioco corale mandato a memoria dalla Fiorentina.
PIATEK. Il polacco parte avvantaggiato, soprattutto perché in Serie A ha già fatto benissimo al Genoa e ci ha già giocato anche al Milan. Può giocare come punta centrale, ma anche da seconda (o insieme) con un trequartista alle sua spalle. E’ più duttile di Cabral, ma anche lui ha poca confidenza con la manovra. Difficile vederlo lontano dalla porta, perché lui è principalmente un uomo d’area, rapido, pronto a leggere le situazioni, anche se soffre maggiormente la fisicità di alcuni centrali difensivi. Ecco perché nelle ripartenze riesce a essere letale, come nel farsi trovare al momento giusto per il rimbalzo decisivo e susseguente tap in.
Fiorentina-Lazio di domani segnerà, dunque, una prima tappa nella nuova era del dopo Vlahovic.
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Redazione LaViola.it