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Dribbling: pochissimi tentati e riusciti dalla Fiorentina. Gud ricordi come si fa?

Kean e Gudmundsson Fiorentina

Cercasi dribbling per la Fiorentina. Albert Gudmundsson lontano dai numeri che aveva al Genoa e all’Az Alkmaar

Cercasi dribbling per la Fiorentina. Trattasi di dati, parziali e influenzati dal fatto che i viola abbiano giocato anche due gare europee, oltre che dal fatto che la squadra non fosse ancora completa, ma fin qui sono stati pochissimi i tentativi di saltare l’uomo da parte dei calciatori di Stefano Pioli.

Altrettanto pochi quelli riusciti:

Nelle due gare con Cagliari e Torino, forse non per caso, la Fiorentina ha creato relativamente poche occasioni da rete nonostante avesse in campo Gudmundsson, Kean e Piccoli coi granata, Kean e Gudmundsson coi sardi. Ci sarà tempo, ovviamente, per oliare i meccanismi di gioco, sia in mezzo al campo che davanti. Ma servirà anche che qualche singolo prenda l’iniziativa e provi la giocata individuale, che salti l’uomo e crei superiorità numerica.

Un indiziato su tutti? Gudmundsson. L’anno prima di arrivare a Firenze, col Genoa, si fece apprezzare proprio per questa dote di lasciare sul posto l’avversario e dribblarlo:

Se si guarda i dati, in rossoblu ha messo a referto il doppio dei dribbling tentati e riusciti di media rispetto al passato campionato con la Fiorentina. Molto lontani rispetto a quelli dell’anno scorso e dei primi dati di questo (ovviamente parziali, essendosi disputate solamente due giornate) anche i dati degli anni all’Az Alkmaar.

Ruoli e compiti differenti quelli che l’islandese aveva al Genoa e in Olanda rispetto a quelli che Palladino gli aveva affidato l’anno scorso, di cui Gud non ne ha propriamente giovato. Pioli ha da subito spiegato quanto a Gud servisse libertà di movimento e meno compiti tattici per sprigionare la sua fantasia. Ma, fin qui, Albert ha evidenziato delle difficoltà nel riuscire ad esprimere le sue doti, soprattutto in termini individuali. Se, comunque, in Slovacchia ha messo dentro il gol dello 0-3 partendo in profondità su un pallone proveniente da dietro e a Cagliari ha messo sulla testa di Mandragora l’assist per il momentaneo 0-1 viola, Gud ha percorso un sacco di chilometri cercando la sua zolla ideale senza riuscire ad esprimere al meglio la sua qualità. A lui, ma anche a Pioli, il compito di trovare il modo di sfruttarla. Creare superiorità numerica, forse ancor più della costruzione dal basso, fa tutta la differenza del mondo nel calcio di oggi.

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