Il centrale classe 2005 ha sofferto la fisicità di Bakambu, all’Olimpico nuova battaglia con Dovbyk e Soulè. Ma con Marì in più
E’ andato stranamente in sofferenza nei duelli fisici, Pietro Comuzzo, nel catino bollente del Villamarin. Cliente non facile Bakambu, che ha bruciato il centrale viola sul primo gol del Betis ed è stato poi sempre insidioso per il resto della partita. Una partita complicata per il classe 2005 (che di solito nei corpo a corpo è difficilmente superabile), il quale però ha dimostrato personalità nella ripresa, quando non si è lasciato abbattere facendo anche chiusure importanti in diagonale.
DA REGISTRARE. Ma non solo Comuzzo, là dietro Pongracic e Ranieri hanno dato il massimo, insieme ai compagni, ma non è stato facile arginare il talento di Antony e compagni. Qualcosa da registrare in vista del ritorno ci sarà, magari invertendo le posizioni di Pongracic e dello stesso Comuzzo, anche per facilitare la costruzione del gioco.
GRADITO RITORNO. Intanto da oggi testa all’Olimpico. Per uno scontro per l’Europa e per il sogno Champions in cui giocarsi tutto o quasi. La difesa cambierà volto. Tornerà Pablo Marì in mezzo, ed è una grande notizia per Palladino. Anzi, semmai il rammarico, enorme, è di non aver inserito lo spagnolo in Lista Uefa a febbraio, a favore di Zaniolo che tutti speravano potesse essere un valore aggiunto invece fin qui ha deluso. L’ex Monza sarà diffidato e dovrà quindi stare attento al giallo, mentre non ci sarà capitan Ranieri perchè squalificato. Quindi ancora Comuzzo con lo spagnolo e Pongracic, difficile pensare che possa essere riproposto Moreno in una partita così, a meno di problemi nel recupero fisico del croato e del 2005 viola.
DA ‘TERZO’. Comuzzo a Roma dovrebbe spostarsi proprio sul centro-sinistra, al posto di Ranieri, con il compito non solo di tenere a bada Dovbyk quando sarà dalle sue parti, ma anche di limitare le offensive di un Soulè decisamente in forma. Solo dopo sarà tempo di ri-pensare al Betis.
Di
Marco Pecorini