Tre anni fa giocava nei dilettanti e ora il classe 2004 ha segnato il gol della vittoria dell’Europeo U19 per gli azzurrini
Dopo 20 anni, l’Italia U19 è tornata vincere l’Europeo. Il gol decisivo nell’1-0 contro il Portogallo lo ha segnato Michael Kayode, esterno di proprietà della Fiorentina che lo aveva prelevato nell’estate 2021 dopo il fallimento del Gozzano. Inoltre, il classe 2004 era stato scartato dalla Juventus qualche anno prima.
Un input quello di andare a cercare talenti nelle serie inferiori che parte dall’idea di italianizzare il vivaio voluta fortemente da Rocco Commisso. Un’operazione di scouting riuscita quella di Kayode, insieme ad altri giovani prelevati negli ultimi anni. L’ultimo in ordine di tempo è il brasiliano Saimon Magalhaes Da Silva, prelevato dal campionato di Eccellenza e che ha già giocato da titolare l’amichevole contro la Prima Squadra lo scorso sabato al Viola Park.
Una scelta coraggiosa e in controtendenza con molte realtà del calcio italiano, ma anche della recente storia viola. Un’intuizione firmata da Valentino Angeloni e dal suo team, che dai dilettanti ha messo a disposizione di Aquilani un giovane già fisicamente strutturato, duttile e con buone doti tecniche superando la concorrenza di diverse società, su tutte il Parma. Non è un caso che nella scorsa stagione, Vincenzo Italiano l’abbia convocato in 11 occasioni.
Non una novità per l’attuale responsabile del settore giovanile viola. La sua carriera parla chiaro: ha lavorato agli arrivi di Sanchez, Isla, Basta e Muriel all’Udinese, prima di diventare il responsabile dello scouting dell’Inter e di diventare il direttore sportivo del Venezia dove acquistò un giovane Maleh dal Ravenna. E a distanza di 3 anni dal suo ritorno a Firenze si iniziano a vedere i primi frutti di quanto seminato negli scorsi anni. Dopo le varie finali giovanili giocate con le varie squadre e i trofei vinti, presto potrebbe arrivare il momento anche di qualche giovane in Prima Squadra.
Di
Mattia Zupo