Molti tifosi viola all’interno del gruppo squadra della Fiorentina, Pioli su tutti. Motivazioni extra che potrebbero fare la differenza
Puntare su chi ha Firenze e la Fiorentina nel cuore potrebbe dare una spinta alla causa viola. Non è soltanto un augurio, ma un dato di fatto. In tale direzione è andata la dirigenza viola in queste prime settimane della nuova stagione.
Su tutti, ovviamente, Stefano Pioli: “Firenze? Me la sento dentro, alla prima chiamata che mi hanno fatto ho sentito qualcosa di particolare. Un’emozione positiva. A Firenze sono legato da tutti i punti di vista, alla Fiorentina. Ho sentito che era la cosa giusta da fare. Io vivo molto delle mie sensazioni e delle mie emozioni, non ho avuto nessun dubbio. Non ricordo la data esatta del primo incontro telefonico, è bastata una chiamata con Ferrari, Pradè e Goretti per scegliere questa possibilità. È stato un mese un po’ di ansia, ma molto positivo perché sapevo che la mia volontà era quella”.
Passando per Fazzini: “Sono tifoso viola fin da piccolo, è sempre stato il mio sogno giocare nella Fiorentina e in questo stadio. Da quando ho memoria, ho guardato tutte le partite della Fiorentina. Ricordo che ogni tanto venivo allo stadio coi miei genitori e coi miei cugini. La partita che mi è rimasta più impressa è sicuramente la vittoria con la Juventus 4-2 con tripletta di Pepito. Ricordo che guardavo tanti centrocampisti: Borja Valero, Aquilani, Pizarro.. Ne sono passati tantissimi, ho sempre cercato di prendere spunto da ognuno di loro. E’ un onore essere qui”.
Continuando con la conferma come vice di De Gea di Martinelli: “Giocare con questa maglia mi riempie sempre d’orgoglio. Nel mio stadio. Con la maglia della Fiorentina. Quando il mister mi chiederà di giocare mi farò trovare pronto. Ogni allenamento cerco di dare sempre il massimo. L’anno scorso mi è servito tanto a livello calcistico e umano, mi sento molto cresciuto. E continuo a lavorare sodo”. Vice De Gea? “Per me è bellissimo. E’ un orgoglio, poter difendere i pali della squadra viola. Essere il secondo di De Gea, della squadra per cui tifo e della mia città, mi riempie d’orgoglio”.
Fino al fiorentino e tifoso viola Mattia Viti.
L’identità, sapere cosa significhi la Fiorentina per un tifoso viola, traspare in maniera lampante. E non sono solo parole buttate lì. Riassumendo: motivazione. E non stiamo parlando di calciatori che sono alla Fiorentina solo perché di Firenze e/o provincia. Ma di calciatori buoni e di prospettiva. Per Pioli sarebbe quasi superfluo ricordarne il curriculum. Ma val bene ribadire quanto il suo legame con Firenze e con la Fiorentina potrebbero fare la differenza nel raggiungimento dei risultati.
Di
Gianluca Bigiotti