Il centravanti ex Cagliari potrebbe essere di nuovo riproposto a fianco di Moise Kean. Attesa per la sua prima in viola al Franchi
Provaci ancora, Roberto Piccoli. Non solo lui, ovviamente, ma tutta la Fiorentina. L’ex Cagliari, in particolare, al secondo gettone in maglia viola dopo l’immediato esordio a Torino, sarà chiamato di nuovo a fare coppia con Moise Kean. I due insieme là davanti, con l’obiettivo di mettere paura e far male calcisticamente parlando ai difensori avversari. Così scrive il Corriere dello Sport – Stadio.
SECONDO TENTATIVO. Così e così la prestazione della nuova coppia di attaccanti viola contro il Toro di Baroni. Troppo poco per un duo che vorrebbe proporsi come il valore aggiunto a disposizione di Pioli. Tutto nella norma: un po’ perché era la prima volta e conoscersi è di primaria importanza, un po’ perché non sta scritto da nessuna parte che vada sempre bene. Stasera il bis: c’è il “conforto” di quanto fatto dallo stesso Kean in Nazionale in coppia con Retegui: le caratteristiche dell’italo-argentino sono sì differenti, ma sempre di due centravanti con il gol come obiettivo principale si parla.
DITTA. Obiettivo grande e gratificante quello di avere la meglio dei campioni d’Italia in carica. Anche per questo motivo, il tecnico parmigiano pensa di appoggiarsi di nuovo alla formula offensiva provato contro il Torino. Profondità e fisicità, soluzioni e onda d’urto in dosi massicce, con la consapevolezza che quei settantasette minuti insieme non siano stati niente di più che un test generale, cercato e voluto certo, nonostante le difficoltà si siano poi rivelate tali. Non un buon motivo per non insistere, anzi, e difatti ieri Pioli ha ribadito in conferenza stampa le tante e buone ragioni per cui due attaccanti strutturati possono giocare l’uno accanto all’altro. Piccoli accanto a Kean in questo caso, ma il discorso sarà lo stesso quando sarà Dzeko a prendere il posto di uno dei due. Intanto, Pioli si affida alla ditta Moise&Roberto, per la costruzione di una Fiorentina vincente. Già a partire dall’esame più impegnativo e difficile.
ASPETTATIVE. Moise resta Moise, anche dopo il rinnovo a cifre da top player o quasi dopo aver dimostrato di poter esserlo grazie ai 25 gol messi a segno nella passata stagione in viola. Roberto è comunque Roberto e adesso si prende tutta la curiosità che era su Kean dodici mesi fa. Inevitabile se sei arrivato al peso di venticinque milioni e di aspettative – non solo per l’investimento – che, a quasi venticinque anni, si sono automaticamente e forse giustamente alzate ai livelli più alti. Aspettative della Fiorentina, di Firenze e, perché no?, sue. Mille e un motivo per iniziare stasera. Il debutto dei viola al Franchi, di fronte all’avversario più quotato del lotto, nell’attesa di una città e di una tifoseria che a loro volta vorrebbero cominciare a sognare in grande, rappresenta un’occasione ghiotta.
CAMBIARE IL CORSO DELLE COSE. Sette partite ha disputato Piccoli contro il Napoli: solo un pareggio (0-0 all’ultima giornata del campionato 2023-24 sul terreno del Maradona con la maglia del Lecce), un solo gol quando giocava a La Spezia (2020-21), reso del tutto innocuo dal 4-1 azzurro al “Picco”. Cambiare il corso delle cose significherebbe tanto e non per le statistiche.
Di
Redazione LaViola.it