CdS-Stadio – Piccoli segnali da Fagioli. Uno dei pochi in crescita

Piccoli e timidi segnali di crescita da parte del centrocampista della Fiorentina 

In questa Fiorentina c’è davvero poco di positivo a cui appellarsi. Nicolò Fagioli fa parte della ristretta categoria di giocatori che sono cresciuti e non involuti nell’ultimo periodo. Dalla gara casalinga contro l’Hellas Verona è scattato qualcosa nel classe 2001, che ha ripreso a giocare con coraggio e criterio. Qualche sbavatura, ieri l’altro a Parma, dovuta al pessimo rendimento generale più che alla propria condizione fisica, ma molta più sostanza rispetto ai primi mesi della stagione: è un Fagioli (forse) ritrovato. Nelle gambe e soprattutto nella testa. Se non altro una buona notizia in un ambiente avvilito, un contesto disgraziato, una situazione drammatica, apparentemente infinita, per buona parte inspiegabile, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.  

Se è vero che Paolo Vanoli ha dato continuità alle idee della vecchia gestione tecnica, conservandone anche i risultati, è altrettanto vero che ha riposto grande fiducia in Fagioli. Al di là della prima sfida col Genoa, l'allenatore gli ha sempre garantito un posto da titolare in campionato: Juve, Atalanta, Sassuolo, Verona, Udinese e Parma. A costo di degradare Nicolussi Caviglia. Alla fine il centrocampista ha dimostrato di meritarsi la stima del tecnico, che gli ha affidato le chiavi della mediana. Ora la Fiorentina deve affidarsi ai calciatori che dimostreranno sul campo di volersi salvare dando il massimo di se stessi. Tra cui Fagioli, stando ai dati empirici.