Riecco la Conference League sul cammino dei viola e di fronte ci saranno gli israeliani del Maccabi Haifa, non certo una corazzata
Non sottovalutare mai l’avversario è la prima regola del calcio, specie quando si gioca in Europa contro avversari mai affrontati in precedenza. E così dovrà fare anche la Fiorentina contro il Maccabi Haifa che sulla carta è formazione oggettivamente inferiore a quella viola. Per qualità e per profondità della rosa. Senza considerare che giocano in un stadio lontano da casa e che a livello individuale non stanno certo attraversando un periodo facile.
Tutto ciò ci farebbe pensare a una partita abbordabile per la Fiorentina, quasi da dire di chiudere la questione qualificazione già a Budapest. Ma dipenderà da molto da quale Fiorentina scenderà in campo. Non tanto a livello individuale quanto di spirito, ferocia agonistica e voglia di imporsi. Se dovessimo vedere una Fiorentina come contro la Lazio sicuramente potremmo star tranquilli sull’esito finale. Una Fiorentina invece involuta e sterile come contro il Torino potrebbe incontrare non poche difficoltà.
Quindi come spesso accade in Conference League tutto passa dalla Fiorentina. La formazione favorita e più forte che dovrà legittimare sul campo tutto questo.
Ci sarà turnover, anche forzato, tra le fila viola con qualche big che rifiaterà. Sicuramente Arthur che non è neanche partito per Budapest. Ma ci saranno altre sorprese nell’undici titolare. Anche se Italiano ha fatto capire in conferenza stampa che non ci sarà un turnover esasperato e che dunque qualcuno sarà chiamato a fare gli straordinari. Come ad esempio Beltran che a Torino non ha giocato tutta la partita e che contro la Roma sarà squalificato.
Nico Gonzalez è un altro che viaggia verso la maglia da titolare. Lo stesso Italiano in conferenza stampa ha detto: “Lo vedo in crescita e applicato, in allenamento spinge forte e manca poco per rivedere il Nico di inizio stagione”. Ha bisogno quindi di giocare per ritrovare quella condizione ottimale.
La Conference League resta un obiettivo concreto per la Fiorentina. Sia perché in palio c’è un trofeo, sia perché per le ambizioni della società è fondamentale andare avanti in Europa. Specie se si vuole cercare di approdare alla competizione europea superiore.

Di
Francesco Zei