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Editoriali

Conference League, l’andata serva da lezione. Il messaggio di Italiano alla società

I viola giocheranno in casa il ritorno degli ottavi di finale dopo la vittoria in extremis conquistata contro la formazione israeliana

Dopo l’amaro pareggio contro la Roma la Fiorentina torna in Conference League. In un Franchi che si preannuncia semivuoto arriva il Maccabi Haifa dopo la vittoria viola ottenuta all’ultimo respiro una settimana fa grazie al gol di Barak dopo una gara piuttosto pazza. E proprio l’andata deve servire da lezione alla squadra di Italiano (che sarà squalificato).

Già perché nonostante il netto divario tecnico tra le due formazioni una settimana fa la squadra israeliana è stata capace di realizzare tre gol anche grazie alla leggerezza della retroguardia viola. Ecco, dunque, che la Fiorentina dovrà tenere bene in mente la gara dell’andata e dimostrare sul campo di aver imparato la lezione. Si parte dal 3-4 per i viola in trasferta e dunque il Maccabi dovrà scendere in campo al Franchi per ottenere una vittoria, altrimenti sarà fuori.

Quindi la Fiorentina dovrà prestare massima concentrazione in fase difensiva per poi sfruttare gli ampi spazi che gli avversari col passare del tempo dovranno lasciare se non riusciranno a sbloccare il risultato. Fiorentina ampiamente favorita ma come sempre parlerà il campo. E quando a parlare deve essere il campo con i viola non si può mai stare tranquilli. Italiano anche questa sera farà delle rotazioni anche in vista della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta.

Intanto Italiano ha mandato un messaggio alla società

A far parlare in questa giornata di vigilia sono però le parole del tecnico Vincenzo Italiano sul suo futuro sulla panchina viola. A domanda sul suo futuro Italiano ha risposto così: “Ne ho parlato con la società, che è al corrente del mio pensiero. Però in questo momento vogliamo concentrarci sugli obiettivi, sul rimanere attaccati a tutte e tre le competizioni. Da parte mia c’è il massimo impegno, la massima professionalità”.

Parole che sanno di addio, ma non è detto che lo siano. Anche se, a dire il vero, restano poche le possibilità di vedere Italiano sulla panchina della Fiorentina anche la prossima stagione. Ma più che un commiato queste parole sanno di messaggio alla società. Come dire: queste sono le mie condizioni per restare, vi vanno bene oppure no? Alla società la risposta. E che, anche se nelle segrete stanze, potrebbe essere già arrivata.

Ma ora, come ha detto giustamente Italiano, è tempo di pensare al campo. Per il futuro ci sarà tempo, anche per trovare un altro allenatore. Che difficilmente potrà essere Sarri dopo i trascorsi con i dirigenti viola in quel famoso pranzo a casa Sarri.

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