Moise è rinato a Firenze, qui è coccolato e al centro del progetto. Conterà un piazzamento europeo. E poi c’è il Mondiale…
Una storia nata in estate, anche se il corteggiamento era nato mesi prima perché uno dei protagonisti (Palladino) avrebbe sottoscritto volentieri in anticipo il matrimonio in questione. Nella relazione tra Firenze e Moise Kean ha funzionato tutto, fin da quando la Fiorentina e il d.s. Pradè hanno messo nel mirino l’attaccante, ora si tratta di capire che scenari può riservare il futuro, scrive il Corriere Fiorentino.
RINATO A FIRENZE. È da qui che partirà Rocco Commisso nelle prossime ore quando, come anticipato dopo il passaggio del turno in Conference, si siederà di fronte al centravanti per parlare. Ascolterà le intenzioni di un calciatore che nessuno si aspettava potesse viaggiare su livelli da record, dirigenza viola esclusa visto che non ha avuto dubbi nell’impegnarsi con la Juventus per 13 milioni di euro più bonus. Da quelle cercherà di partire il presidente. Certo, Commisso non può dare certezze su una permanenza in Europa, che sia Conference o Europa League, e non può nemmeno mettere troppi paletti (economici) vista la clausola rescissoria da 52 milioni, esercitabile nelle prime due settimane di luglio, che consentirebbe al calciatore di accettare eventuali offerte, ma sarà sulla rinascita in viola che farà leva. Perché dai 6 gol segnati nelle ultime due stagioni in bianconero, Kean è passato ai 23 messi a segno dalla scorsa estate, bottino che sale a 26 se si aggiungono i 3 centri in Nazionale, altro aspetto che Commisso proverà a tirare in ballo.
SENTIMENTI E SOLDI. Nell’anno del Mondiale restare a qualche chilometro da casa Spalletti, e magari bissare un’annata da favola, sarebbe il miglior lasciapassare per una maglia azzurra. Insomma pur con la consapevolezza (diffusa anche nella dirigenza) che il futuro di Kean sia comunque nelle mani del calciatore e del suo entourage, tanto che fino ad ora non sono stati mossi passi ufficiali, Commisso proverà a mettere la questione sul piano sentimentale e, perché no, pure tecnico, visto che dovesse restare Kean è chiaro che la squadra verrà costruita intorno a lui. Pure il ritocco dell’ingaggio non rappresenterebbe un problema, seppure in questo caso molto dipenda dalle eventuali concorrenti a cominciare da più di un club inglese.
Di
Redazione LaViola.it