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Rassegna Stampa

CdS – Polverosi: “Questa Fiorentina è fatta in casa”

Kayode

Polverosi commenta il pareggio dei viola in Conference: “Alla fine è andata pure bene. La gara contro il Genk porta comunque ad alcune riflessioni”

Sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, Alberto Polverosi commenta il pareggio tra Fiorentina e Genk: “Sembrava una di quelle tipiche partite da Fiorentina: buttata via. Due volte in vantaggio, due volte sul punto di chiuderla senza riuscirci. E invece alla fine è andata pure bene […]. La prima gara di Conference porta comunque ad alcune riflessioni. La prima è che Beltran non può giocare palla addosso, non la tiene. Ha fatto poco, pochissimo, ma la responsabilità non è stata tutta sua. La seconda è sui centimetri: se in mezzo al campo giocano Arthur e Maxime Lopez e se uno dei terzini è Parisi, quando c’è un angolo contro e dall’altra salgono giganti come McKenzie diventa dura prendergli la palla. Ieri il 2-2 è maturato con quattro calci da fermo, punizioni e angoli.

La terza riguarda Christensen: forse era emozionato, ma i suoi tentennamenti nelle uscite hanno creato dei problemi e trasmesso insicurezze, con Terracciano non era mai successo. Da questa partita esce però un’idea che potrebbe trasformarsi in una linea del club. Un’idea da sostenere e incoraggiare. A Genk hanno giocato dal primo minuto tre ragazzi usciti dal settore giovanile della Fiorentina: Kayode, Sottil e Ranieri, lo straordinario protagonista di questa partita.

Italiano ha schierato un terzino destro di 19 anni, preso dal Gozzano a zero euro quando ne aveva 17, un ragazzino che in campo fa le cose da giocatore vero. Kayode era al debutto in Europa ma non ha avuto un attimo di esitazione, ha difeso e attaccato sempre con i tempi e i modi giusti. Sottil è del ‘99, è arrivato in viola a 17 anni, dopo qualche stagione con Genoa e Torino; deve migliorare, deve crescere, non può sbagliare, come invece gli càpita ancora, la scelta finale, però in Belgio ha lavorato sodo per la squadra, ha difeso senza prendere pause, è stato utile e ora deve diventare decisivo perché ne ha i mezzi. Infine Luca Ranieri, classe ‘99, nel settore giovanile della Fiorentina da quando aveva 14 anni. […] Una carriera da vecchio fiorentino“. 

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