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Cabral alla prova del nove: servono gol per la Fiorentina e l’Europa

Cabral

Re Artù preferito a Piatek non al meglio insegue la prima rete al Franchi. Per l’ex Basilea fin qui 147’ in 5 presenze e una rete al Sassuolo

Re Artù, atto secondo. Il copione sembra scritto e Cabral con tutta probabilità sarà in campo dal primo minuto contro l’Empoli. Certo Vincenzo Italiano deciderà come sempre all’ultimo momento e ha facoltà di cambiare i protagonisti a suo piacere. Ma le due settimane di lavoro al centro sportivo spingono in questa direzione. Mentre Piatek negli stessi giorni era impegnato con la Polonia. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

LA MOLLA PER L’EUROPA

E così, dopo essere stato schierato dal primo minuto contro la Lazio lo scorso 5 febbraio, la sensazione è che domani per l’attaccante brasiliano possa essere la seconda volta fra gli undici titolari. Sembra lui il candidato giusto per provare a rimanere sulla scia del piazzamento europeo. Cabral infatti è stato sempre a Firenze in questi giorni di sosta del campionato e l’allenatore ha potuto lavorare a fondo con lui. Soprattutto sui movimenti richiesti.

A differenza di Piatek che è andato in Nazionale. Dove, fra l’altro, ha avuto perfino un problema alla caviglia. Ecco perché adesso servirebbe proprio il contributo del brasiliano per continuare a sognare un palcoscenico internazionale. Per fare in modo che da qui alla fine la Fiorentina possa macinare vittorie e punti.

L’OCCASIONE

Fino a questo momento, da quando è a Firenze, Cabral ha segnato un solo gol. In trasferta contro il Sassuolo. Gli manca la prima rete al Franchi. E il giocatore sa bene che l’occasione che gli viene servita domani all’ora di pranzo è ghiotta. Di fronte ai suoi tifosi che vorrebbero festeggiare con lui. Piatek avrà così modo di recuperare dal taglio alla caviglia rimediato in Nazionale nell’amichevole della sua Polonia con la Scozia. Contro la Svezia invece è rimasto in panchina. Ma domani niente vieta di fare staffetta col brasiliano.

I NUMERI

Fino ad ora Cabral ha giocato dal primo minuto, come detto, soltanto contro la Lazio. Quando è rimasto in campo per 76 minuti, ha avuto una sola vera occasione ed era apparso più indietro di condizione rispetto a Piatek. Tanto che nelle sfide successive era sempre subentrato. Nelle altre occasioni è stato in campo infatti per 12’ contro lo Spezia con un assist servito ad Amrabat. Successivamente 28’ con il Sassuolo con una rete insaccata. 31’ contro il Bologna e appena uno a Milano con l’Inter.

In totale 147 minuti in 5 presenze (più 25’ finali in coppa Italia contro la Juve) che adesso dovrebbero essere impreziosite da giocate, occasioni e magari gol. La sua prima rete in maglia viola è arrivata al Mapei su assist di Saponara. Prima che Defrel rovinasse la festa viola in pieno recupero, al 94’, visto che la Fiorentina è uscita sconfitta per 2-1. Questa volta il suo sogno è quello di segnare nello stadio di casa e trascinare i suoi compagni al successo.

VIETATO SBAGLIARE

Ecco perché là davanti contro l’Empoli stavolta è vietato sbagliare. Le tante occasioni che solitamente la formazione viola riesce a creare dovranno essere spinte in rete. Senza errori, senza rimpianti. Ed è vero che Vincenzo Italiano sprona e aspetta i gol degli attaccanti esterni. Ma ancor più quelli del suo centravanti che ha in mano le chiavi del futuro tridente viola. E potrebbe già cominciare a farne buon uso.

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