L’ex centrocampista viola: “A Firenze con Italiano mi sono divertito tantissimo, è mancata solo la finalizzazione”
Giacomo Bonaventura, ex giocatore della Fiorentina passato in estate (da svincolato) all’Al-Shabab, ha rilasciato un’intervista sulle pagine di Cronache di Spogliatoio. Queste le sue dichiarazioni: “Dopo aver perso la terza finale in due anni, non ce l’ho fatta a scendere in campo per l’ultima di campionato. A Italiano è bastato uno sguardo per capire che stavo a pezzi. Ormai ci capivamo al volo. Perdere la terza finale è stata dura, anche perché quando vinci entri nella storia di un club. Il tuo nome è scritto per sempre. Così invece ti ricordano in modo diverso”.
ITALIANO E LA FIORENTINA. “A Padova giocavo a fianco di Italiano a centrocampo e lui era già allenatore. Mi diceva: ‘Vai su’, ‘Vai là’. A Firenze mi sono divertito tantissimo con lui, abbiamo giocato un calcio che a me piace. Divertente, sempre all’attacco, a pressare tutti. Se penso ai tre anni insieme credo che sia mancata solo la finalizzazione. Se ricordate, con Vlahovic eravamo quarti. Poi sono arrivati buoni giocatori ma nessun finalizzatore era al suo livello. Italiano è uno che ogni tanto va allo scontro, ma a me piace questo di lui, nel senso che quando vai allo scontro ne esce fuori qualcosa di meglio. Non porta rancore. Ci si chiarisce e finisce lì. La critica a volte fa male ma in tante altre occasioni ti fa riflettere e pensare”.
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Redazione LaViola.it