L’ex attaccante della Fiorentina, del Lecce e della Juventus Bojinov racconta di quando Corvino gli chiese un parere su Milenkovic e Vlahovic
Parla così l’ex attaccante anche della Fiorentina Valeri Bojinov a Gianlucadimarzio.com: “Corvino è unico. Ti parlo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto umano: per me è stato come un padre, andavo da lui a mangiare tutte le domeniche, mi dava consigli su tutto. Gli devo tantissimo. È un fuoriclasse nello scouting e nella gestione dei rapporti umani. Hai presente Messi? Ecco è uguale”.
LECCE. “Per me il Salento vuol dire casa. Seguo sempre il Lecce e spero possa costruire un ciclo importante e restare a lungo in A. Sono arrivato in Italia dalla Bulgaria che avevo 15 anni. Poi ho avuto la fortuna di giocare in altre grandi squadre, come la Fiorentina e la Juventus”.
VLAHOVIC. “Io giocavo al Partizan e di calciatori forti da noi ne passavano parecchi. Ma Dusan non aveva ancora compiuto 16 anni e aveva già un qualcosa di diverso, mi sembrava di rivedere me a quell’età. Consapevolezza dei propri mezzi e voglia di arrivare in alto. Mi diceva “Sarò l’Ibrahimovic dei Balcani”. Una voglia di spaccare il mondo mai vista, era pazzo. Pensava solo al campo, si allenava con un’intensità e una dedizione non comuni per la sua età”. Così un giorno squilla il telefono. “Come sono questi due, li prendo?”. Dall’altra parte della cornetta c’era Pantaleo Corvino (il secondo in questione era Nikola Milenkovic). “Assolutamente – gli dissi – tra due o tre anni varranno il triplo. Dusan ha una voglia matta di arrivare e ha le qualità per diventare uno dei più forti al mondo, Nikola in Serie A può migliorare tantissimo e ha mezzi tecnici e fisici incredibili. Dopo così tanti anni in questo mondo qualcosa capirò no?”
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Redazione LaViola.it