Contatti frenetici e trattativa-lampo, ecco le condizioni viola. Primi approccio non semplici tra bianconeri e agente: richiesta iniziale di 18 milioni
Il conto alla rovescia è iniziato, per semplicità si parte dal 9. Poi Dusan Vlahovic sarà un giocatore della Juve. Dall’inversione a U repentina del club bianconero alla definizione dell’operazione con la Fiorentina passeranno in tutto due o tre giorni, a questo punto c’è forse solo da capire il “come” e non più il “se”. Decisiva ovviamente la volontà del giocatore, ma quella sarebbe stata sufficiente per consumare il trasferimento anche più avanti. Più che decisiva è stata la mossa della proprietà della Juve di affondare il colpo ora per non doverlo rimpiangere a fine stagione: lo sforzo economico sarebbe stato importante anche in epoca pre-Covid, ora si trasforma in un azzardo. E la dice lunga sulla fiducia riposta nel fatto che Vlahovic potrà cambiare presente e futuro della Juve. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
LA TRATTATIVA. Ieri in mattinata il contatto diretto tra club, forse il primo. Non c’era molto da dirsi in realtà, se non ribadire da parte della Fiorentina le condizioni imposte da Rocco Commisso e già diffuse in diretta tv lunedì sera da Daniele Pradè: 70 milioni almeno, senza contropartite tecniche, senza formule fantasione e dilazioni di pagamento particolari. Richiesta incassata dalla Juve, che a quel punto si è presa solo (per così dire) il tempo di formulare la propria offerta. Anche perché il via libera a procedere era ormai arrivato dai piani più alti che ci possono essere in ambito Juve e quindi Exor. La decisione era ormai stata presa da Andrea Agnelli, con l’approvazione necessaria di John Elkann perché in ogni caso bisognava andare oltre i programmi originari anche anticipando il budget previsto per il mercato estivo dall’aumento di capitale.
LE CIFRE. Tempi tecnici insomma per formalizzare l’offerta che poi dovrà essere accettata dalla Fiorentina, al club di Rocco Commisso alla fine arriveranno 75 milioni tra parte fissa (70) e bonus (5), senza alcuna formula “alla Chiesa”. Mentre il canale Barone-Arrivabene una volta aperto non si è chiuso più per tutta la giornata e vivrà di contatti continui fino alla definizione dell’operazione.
FATTORE RISTIC. Tra ieri sera e questa mattina, poi, si è potuta palesare in casa Juve la presenza di Darko Ristic alla luce del sole. Tra le novità arrivate nella giornata di ieri, infatti, anche l’autorizzazione concessa dalla Fiorentina a trattare direttamente con il giocatore. A dirla tutta, quest’incontro tra procuratore e club non è andato granché bene. Nulla che metta in discussione la firma, però le parti dovranno rivedersi e aggiustare le rispettive posizioni. L’intesa per il trasferimento c’è ovviamente da tempo. Dietro i rifiuti (anzi, le mancate risposte) alle ricche offerte di Arsenal e Tottenham, ma anche a quella ricchissima del Newcastle, c’era la voglia di Juve di Vlahovic. Dovendo anticipare di sei (o diciotto) mesi la fumata bianca ci potrebbe essere qualcosa da limare alla voce commissioni: era di 18 milioni la richiesta iniziale di Ristic, che dalla Fiorentina in caso di rinnovo se ne sarebbe aspettati pochi di meno (8 alla firma, più il 10% sulla futura rivendita con clausola rescissoria fissata proprio a 75 milioni), l’accordo in ogni caso non può saltare.
Di
Redazione LaViola.it