Aspettando Jovic... Ma anche Cabral, Ikoné, Saponara, Sottil e, prima o poi, Nico

Ikoné? Si deve sbloccare. Jovic e Cabral? Li stiamo aspettando. Sicuramente quando si sbloccheranno tutti ci sarà da divertirsi, ma nel frattempo...

L'attacco della Fiorentina non va. Ma possiamo anche dire che più in generale la fase offensiva della squadra di Italiano non va. Certamente però risaltano i numeri degli attaccanti (esterni compresi visto come li intende Italiano).

Premessa: nella Fiorentina nessuno in questa stagione ha ancora segnato più di un gol. Otto reti messe a segno da altrettanti giocatori. E già questo fa capire quante difficoltà stiano incontrando tutti i giocatori viola ad andare a segno.

Gli attaccanti: Jovic ha segnato una volta sola (contro la Cremonese alla prima di campionato). Cabral uguale ma alla prima di Conference League contro il Twente. Poi ci sono Kouame e Nico a tenere "alto" il nome degli esterni di Italiano in quanto a gol fatti.

Entrambi, ovviamente, fermi a 1. Fermi invece a zero reti fatte: Saponara, Ikoné e Sottil. Nonostante quest'ultimo sia apparso tra i giocatori più in palla di tutta la Fiorentina in questa prima parte di stagione.

La domanda dunque nasce spontanea: come si esce da questa penuria di gol?

Pradè nella conferenza stampa di presentazione di Barak ha affrontato il tema. E ha detto: "Ikoné? È uno molto sensibile, si deve sbloccare. Cabral e Jovic? Dobbiamo aspettarli". Anche perché altro non c'è da fare visto che anche il mercato è chiuso.

Ma aspettarli per quanto? Certo ha ragione il direttore sportivo della Fiorentina nel dire che un attaccante si alimenta con il gol. Ma se poi il gol (di piede, di testa, davanti alla porta, su calcio di rigore) non arriva si deve trovare un'altra soluzione.

E il discorso vale per tutti e sei gli attaccanti (esterni compresi) a disposizione di Italiano. L'attesa di prolunga e la stagione non aspetta, i punti passano, le giornate pure. È ancora una volta tutto nelle mani di Italiano.

Il tempo per invertire la rotta, tornare a segnare, vincere e divertirsi c'è eccome. Ma serve o un'intuizione del tecnico o una scintilla che faccia scoccare il fuoco dentro a questi giocatori. Che sicuramente non contenti per i rispettivi bottini stagionali.