Le dichiarazioni del capo progettista per Arup Italia sul progetto Nuovo Franchi
David Hirsch, capo progettista per ‘Arup Italia‘, ha parlato durante la conferenza stampa presso il Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio: “Ci siamo relazionati con una struttura architettonica di grandissimo valore. Lo stadio è il protagonista dello sviluppo di questo intervento. Il progetto restituisce alla città una nuova qualità, guarda ad una doppia valenza: da una parte si rivaluta lo stadio dall’altra diventerà un logo attrattivo di tutta la città. L’elemento più importante è la copertura dello stadio.
Il concept dello stadio si basa su principi semplici: lo stadio di Nervi nasce intorno alla figura della pista di atletica, con una forma a D. Negli anni è stato trasformato per un impianto per il calcio. Siamo partiti da una forma banale, pensando però di ingrandirsi, con un grande piano rettangolare, per cominciare un dialogo con l’edificio esistente. L’edificio ha elementi che devono mantenersi, e per questo l’edificio ad un certo punto si interrompe per dare slancio alla torre di maratona. All’interno di questo sistema sono state inserite le due nuove curve. Dietro le due curve vengono inserite due nuovi poli attrattivi.
L’elemento di maggiore connotazione è la copertura. È il gesto che da un lato risponde alla criticità dei posti scoperti e al delicato rapporto tra l’edificio esistente e il suo contesto. La copertura non altera lo skyline della città. Uno degli elementi fondamentali del progetto è stato quello di studiare gli elementi di vincolo dell’edificio di Nervi, come le scale elicoidali o la torre di Maratona, che devono rimanere integri. Nel processo della progettazione abbiamo individuato 4 momenti: il primo è quello del recupero, per riportate la struttura alla sua forma originaria, spazi funzionali per i tifosi e la comunità, le nuove curve e la copertura fotovoltaica che copre gli spettatori. Le tribune saranno più vicine al campo, col sistema ad anelli completamente ridisegnato. Più di 25.000 posti ottenuti sulla costruzione di nuove gradinate”.
Di
Andrea Guida