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Ancora Alvini: "Poche squadre in Italia giocano come la Fiorentina. Ho un enorme rispetto"

Il tecnico della Cremonese analizza la sconfitta dei suoi al Franchi nel giorno del ritorno in Serie A dopo 26 anni

Queste le parole di Massimiliano Alvini in sala stampa: "Sono soddisfatto di niente, torniamo a casa a mani vuote. Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà, avute contro una grande squadra che l'anno scorso è arrivata settima ed ha giocato per nove undicesimi con la stessa formazione.

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Abbiamo faticato a scalare su Sottil, lì ci hanno fatto male. Però abbiamo avuto sempre idee per poter fare male a nostra volta. Nella ripresa abbiamo fatto una buona partita. Alla fine la vittoria della Fiorentina ci sta per le occasioni avute, ma se portavamo a casa il pareggio non sarebbe stato uno scandalo".

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L'AUTOGOL DI RADU. "Mi dispiace per i miei calciatori e per i 1.000 che ci hanno seguito. Se Biraghi la mette nel sette su punizione non dico niente, questa è stata una situazione che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca".

LA PARTITA. "Sono deluso dal risultato, che è quello che fa la differenza in questo giochino. Cambia tutto, anche l'umore. Poi io da allenatore analizzo tutto e tante cose mi lasciano soddisfatto, ma io oggi raccolgo zero e mi lascia un grande rammarico.

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Questa comunque è una squadra nuova, mancano alcuni principi che verrano con il tempo. Il campionato che ci aspetta però è quello di oggi: bisogna saper soffrire, ma serve sempre coraggio per poterle vincere le partite". COSA MIGLIORARE.

"Nel primo tempo abbiamo faticato a ricomporre la parità numerica, però abbiamo sempre provato a ribaltarla. Davanti avevamo una squadra che rispetto enormemente, poche squadre in Italia fanno un calcio come quello della Fiorentina.

La mia squadra su certe cose mi ha stupito, ma so cosa possiamo migliorare e far meglio". ASPETTO TATTICO. "Il tre contro tre in difesa non ci ha dato noia. Quel che ci ha dato noia è il loro palleggio, non riuscivamo ad attaccare in avanti.

Per il resto ce la siamo giocata, mi è mancato un cambio, volevo mettere un altro giocatore a dar fastidio tra le linee". AZIONE FINALE. "L'ultimo gol una squadra con più conoscenza non lo prende. Avevamo la palla in attacco, l'abbiamo crossata in mezzo anziché andare a prendere l'angolo.

Sono queste cose che portano ad essere squadra. Abbiamo giocato quel pallone per troppa voglia di stupire. Queste cose ci faranno crescere". PRE-GARA E L'EMOZIONE. "Mi sono emozionato, lo dico sinceramente. Il calcio è bello così ed è una cosa bella che può regalare, anche quando dietro la panchina ti dicono di tutto.

Non ci dormirò sicuramente, ma è stata una giornata bella. Sono grato di averle vissute qua oggi. A parte il risultato, è stato un giorno che mi rimarrà dentro". RADU. "La sua è stata una prestazione importantissima, era giù ma gli ho detto di alzare la testa.

L'errore quando giocava in un'altra squadra per noi non esiste, come l'errore di oggi. Sono molto contento della sua prestazione, deve pensare solo a lavorare in allenamento. Gli è stata data un'etichetta che non merita ed oggi lo ha dimostrato".


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