Servivano nove punti, la Fiorentina perde malamente invece a Venezia. Non bastano gli alibi, viola fuori dall’Europa
Qui non ci sarà spazio per gli alibi, quelli che vorrebbero Kean e Gudmundsson (assenti al Penzo per acciacchi fisici) come giustificazioni per la mancanza di profondità e di gol. La Fiorentina naufraga nel momento in cui avrebbe dovuto ritrovarsi, dopo l’eliminazione in semifinale di Conference e con un gruppo di fatto costruito a inizio stagione per alzare l’asticella delle proprie ambizioni e adesso scivolato in nona posizione. Così scrive La Repubblica.
ANONIMATO. Fiorentina fuori dall’obiettivo minimo, ovvero rimanere in corsa fino all’ultimo. Neanche la speranza. Candè e Oristanio condannano i viola all’anonimato, esattamente quel che il direttore sportivo Pradè aveva dichiarato in tempi non sospetti di voler evitare a tutti i costi. Doveva, poteva, non sarà. Nove punti richiesti nelle ultime tre partite e invece arriva la sconfitta contro una squadra organizzata, ben messa in campo, con più fame. Quel che non è la Fiorentina. Identità? No. Gioco? No. Ritmo? Troppo basso. Errori? Tanti, dentro e fuori dal rettangolo. Eppure prima del fischio d’inizio, ai microfoni di Dazn, il direttore generale Ferrari aveva commentato anche l’estensione del contratto di Palladino fino al 2027: «Col mister abbiamo portato avanti un passaggio che ci sta soddisfacendo e dopo guarderemo al resto, che ci vede tutti uniti e convinti di quello che stiamo facendo. Ma questa non sarà l’unica conferma per la stagione».
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Redazione LaViola.it