Le dichiarazioni dell’agente del difensore messicano della Cremonese
Qualche mese fa veniva accostato alla Fiorentina, domenica la affronterà da avversario al Franchi. Dopo la positiva stagione personale con il Genoa nonostante la retrocessione, Johan Vasquez è rimasto in Serie A, ma con la maglia grigiorossa della Cremonese. Per avvicinarci alla partita contro la formazione allenata da Alvini, LaViola.it ha contattato Mauricio Medrano, l’agente del difensore messicano:
Come commenta i primi mesi di Vasquez a Cremona?
“Prima di qualsiasi questione calcistica, lo vedo molto felice nella squadra e in città. È in forma, perché a differenza dell’anno scorso, quest’anno ha potuto fare il precampionato con la Cremonese e credo che questo lo abbia aiutato molto”.
È vero che c’erano stati contatti con la Fiorentina?
“Sono andati a vederlo in diverse partite e li ha convinti, ma poiché ha giocato più minuti come terzino sinistro che come centrale, questa situazione ha fatto sì che la dirigenza viola avesse qualche dubbio”.
Perché ha scelto la Cremonese?
“Le telefonate della Cremonese con Johan sono state molto motivanti e molto umane. Per lui era importante tornare a giocare come centrale e il fatto di poterlo fare come stopper a sinistra in una difesa a 3 era ancora più favorevole per pensare di essere appetibile in futuro a squadre che utilizzano quel sistema come Inter, Roma o Atalanta. Il suo obiettivo principale è giocare tutti i minuti prima di Qatar 2022 e poi fare il salto in Serie A: vuole giocare a tutti i costi nelle competizioni europee”.
C’è qualche giocatore messicano che si sente di segnalare alle società italiane?
”Erik Lira, centrocampista del Cruz Azul e della nazionale messicana, uno dei giocatori nati nel 2000 con più minuti in tutta l’America Latina dal suo debutto: è esperto, dinamico, ha molta leadership e qualità nel passaggio lungo. L’altro nome Sebastián Jurado, futuro portiere della nazionale messicana per i Mondiali 2026 e portiere titolare del Cruz Azul. Oltre a loro c’è molto talento, anche se a volte il costo dei trasferimenti e il tema dei passaporti rende tutto difficile”.
Di
Mattia Zupo