Le dichiarazioni dell’agente dell’esterno francese a un anno dal suo arrivo a Firenze
A distanza di un anno dal suo arrivo alla Fiorentina, negli ultimi mesi Jonathan Ikoné ha iniziato a dare dei segnali positivi, dopo i primi mesi di ambientamento. Il francese è uno di quei giocatori che ha beneficiato del passaggio al 4-2-3-1 e delle assenze di Sottil e Gonzalez, come dimostrano i 2 gol e i 2 assist in 20 presenze stagionali e le buone prestazioni nelle ultime amichevoli. Per commentare il suo momento, LaViola.it ha contattato il suo agente Andy Bara, dell’agenzia Niagara Sports Company che cura gli interessi anche di Josip Brekalo:
Come commenta il primo anno di Ikoné alla Fiorentina e come si spiega la sua crescita?
“Ogni giocatore ha bisogno di tempo per ambientarsi ed è molto importante per capire il campionato italiano. Anche capire la lingua lo ha aiutato molto. La scelta di andare in Italia è stata corretta e credo sia diventato uno dei giocatori più importanti della squadra. Credo che la Serie A sia uno dei campionati che richiedono più sforzo fisico e per i giocatori tecnici come Ikoné è diverso, ma da lui mi aspetto un grande anno. Ho parlato con lui e con suo fratello, sono davvero una bella famiglia. Abbiamo un bel rapporto: è davvero un bravo ragazzo”.
Cosa si aspetta dal mercato della Fiorentina?
“Da quello che leggo sui giornali dovrebbero essere ceduti 3 giocatori e acquistati altrettanti, ma non lo so. Posso solo dire che Pradè e Barone sono dirigenti preparati”.
Tra i vostri assistiti c’è anche Josip Brekalo, che negli ultimi giorni è stato accostato a Fiorentina e Monza che si affronteranno mercoledì in campionato. Com’è la situazione?
“Non sarà una partita facile per il Monza perché la Fiorentina è migliore, ma il Monza è in crescita e vedremo cosa potranno fare e dove potranno arrivare alla fine. Per Brekalo vediamo che succede nelle prossime settimane, ci sono alcune proposte ma decide il Wolfsburg. Abbiamo contatti con molti club, uno di questi è la Fiorentina, Brekalo ha fatto un anno fantastico al Torino ed è normale che il club chieda informazioni, ma non c’è niente di più”.
La Croazia è reduce da una finale nel 2018 e dal terzo posto in Qatar, quali sono i talenti croati che credi potrebbero fare al caso dei club italiani?
“I club croati stanno formando giocatori molto buoni che si adattano bene al calcio italiano. Gabrijel Rukavina della Dinamo Zagabria e Roko Brajkovic dell’Hajduk sono i due giocatori più pronti per un’esperienza in Italia o nei top campionati”.
Di
Mattia Zupo