Le dichiarazioni dell’agente dell’attaccante brasiliano
Un’eredità pesante e delle attese non del tutto rispettate. Almeno finora. Dopo i 27 gol segnati con la maglia del Basilea nella prima parte di stagione, Arthur Cabral ha chiuso i primi sei mesi a Firenze con 2 reti all’attivo. Il brasiliano ha sofferto l’ambientamento all’Italia, complice anche una condizione fisica precaria al momento del suo arrivo lo scorso gennaio. Un investimento da 15 milioni, che è chiamato a dare segnali importanti nella prossima stagione, dove con molta probabilità si troverà a contendersi la maglia da titolare con un altro serbo come Luka Jovic. Per commentare i primi mesi in maglia viola, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’agente Luis Portela, che insieme a Paulo Pitombeira ne cura gli interessi:
Come valuti i primi sei mesi di Arthur Cabral alla Fiorentina?
“L’operazione Cabral alla Fiorentina dello scorso gennaio è stata molto buona, la nostra agenzia ha studiato un piano per lo sviluppo della sua carriera. I suoi primi mesi in Italia non sono andati male: mi ricordo che all’esordio è andato vicino a segnare un gol di testa contro la Lazio, poi ha segnato due reti e ha fatto buone prestazioni come contro il Milan. Il calcio italiano è diverso da come giocava al Basilea e sono sicuro che nella prossima stagione andrà meglio”.
Quali difficoltà ha incontrato nello specifico?
“La sua miglior qualità è quella di essere un finalizzatore e ha un ottimo colpo di testa quando gli arrivano i cross dagli esterni. Ma sa anche giocare fuori dall’area di rigore. Credo sia solo questione di tempo, di conoscere meglio i propri compagni e le richieste dell’allenatore. Adesso svolgerà il ritiro con la squadra, si alleneranno in montagna in un clima simile a quello che c’è in Svizzera e questo potrà aiutarlo”.
Lo ha sentito negli ultimi giorni?
“Parlo con lui ogni giorno: è molto motivato e concentrato per far bene la prossima stagione. E’ felice a Firenze e di giocare nella Fiorentina”.
La preoccupa il possibile arrivo di Jovic dal Real Madrid?
“Arthur lo conosco da quando ha 15 anni. Quando gli altri erano tutte promesse e stelle, lui era il ‘brutto anatroccolo’, ma attraverso la sua forza di volontà, la dedizione negli allenamenti, si è trasformato in un vero centravanti. Lui non lavora per raggiungere obiettivi, ma si allena ogni giorno al massimo: ha una mentalità vincente. Quando era al Ceará c’erano altri tre centravanti e lui ha lottato con tutti e tre fino a conquistare la maglia da titolare”.
Negli ultimi giorni in Brasile avevano parlato anche di un interesse del Milan e di una clausola rescissoria da 80 milioni: è vero?
“No, della clausola non è vero. Io e il mio socio abbiamo parlato con i dirigenti del Milan per conoscerci, ci siamo presentati e loro hanno chiesto informazioni per il futuro di Cabral, per sapere di un’eventuale futura preferenza nei loro confronti. E’ nel radar del Milan, ma per il futuro”.

Di
Mattia Zupo