Connect with us

Editoriali

Tante critiche post Empoli, ma non va dimenticato l’impatto di Italiano sulla Fiorentina

Troppe critiche sull’operato del tecnico gigliato dopo lo scialbo pareggio del Castellani. Col Twente tornano i migliori, servirà tanta personalità per reggere un clima bollente

Non c’è un attimo di sosta in questo inizio di campionato della Fiorentina. Dopo il pareggio amaro contro l’Empoli, i viola di mister Italiano hanno immediatamente ripreso gli allenamenti per preparare la sfida di ritorno contro il Twente, unanimamente riconosciuta come la partita più importante di questo inizio stagione.

MALINO A EMPOLI. In tanti temevano che al Castellani la Fiorentina avrebbe trovato difficoltà nel trovare la giusta concentrazione e la corretta intensità, visto l’importantissimo impegno ravvicinato. In realtà, l’approccio alla gara è stato abbastanza positivo, ma quando i ritmi si sono abbassati (troppo) la squadra non è riuscita a sviluppare al meglio il proprio gioco. Nella ripresa se possibile è andata anche peggio, con una Fiorentina incapace di segnare a un Empoli in doppia inferiorità numerica nel finale di gara.

C’è da dire nel secondo tempo che la partita è stata davvero strana, a cominciare dagli oltre 7 minuti di interruzione per l’infortunio dell’arbitro Marchetti e dal ritmo continuamente spezzettato tra Var, infortuni e tanti falli. C’è da aggiungere che un pareggio fuori casa in una gara posizionata in mezzo ai playoff di Conference League non è da buttar via. Tuttavia, i viola non hanno mai dato la sensazione di essere davvero pericolosi in zona gol.

TURNOVER, CROCE E DELIZIA. Lo 0-0 del Castellani lascia in eredità qualche dubbio, in primis sul turnover estremo attuato da Italiano in questo inizio di campionato. Ruotare gli uomini è necessario e continuerà ad esserlo se, come ci si auspica, la Fiorentina passerà il turno in Europa. Come sottolinea il tecnico gigliato, inoltre, questo permette di mantenere coinvolto tutto il gruppo e di non far sentire nessuno escluso. Una scelta che, vista l’importanza che avrebbe l’ingresso alla fase a gironi dei viola, oggi può essere condivisibile, ma che a lungo andare potrebbe presentare il conto.

Anche l’anno scorso Italiano ruotava moltissimo i propri uomini, ma si era formata un’ossatura di titolarissimi che difficilmente veniva toccata. È ciò che ci si augura accada anche in questo campionato, anche con un calendario che potrebbe essere molto più fitto.

Un esempio? Saranno anche stati freschi e riposati, ma in questo momento Ikoné e Saponara non sono paragonabili a Gonzalez e Sottil. Si è visto chiaramente nel primo tempo contro gli azzurri. Vero che nel secondo tempo Nico e Ricky da subentranti non hanno ‘spaccato la partita’ come ci si poteva aspettare, ma non abbiamo la riprova di cosa sarebbe potuto succedere se fossero partiti dall’inizio. Anche perché le fortune del gioco di Italiano passano moltissimo dal rendimento degli esterni.

Il discorso vale soprattutto in ottica futuro: come già detto, ci può stare un turnover massiccio nella partita che si trova in mezzo alle due cruciali sfide di playoff di Conference League contro il Twente, ma cambiare 9 giocatori a volta per tutto il campionato può essere molto pericoloso.

IL PROCESSO A ITALIANO. Tutto ciò però non giustifica le troppe critiche che stanno piovendo nei confronti di Italiano. L’allenatore gigliato è stato criticato da tanti per l’eccessivo turnover, per la prestazione opaca dei suoi e per non aver provato il doppio centravanti nel finale di partita, con l’Empoli in 10 e successivamente in 9. Si può anche contestare una scelta tattica o una sostituzione, ma non si può sottostimare l’impatto dell’allenatore nelle fortune della Fiorentina della scorsa stagione.

L’impronta di gioco di Italiano è quella che ha fatto fare il salto di qualità alla squadra, che era sì stata rinforzata sul mercato ma non tanto da giustificare i 22 punti in più da una stagione all’altra. Un sistema di gioco che ha i suoi limiti (come peraltro qualsiasi altro), ma che è riuscito a reggere persino nella seconda parte del 2021-22, quella dopo la cessione di Vlahovic, sostituito con calciatori che non si sono rivelati minimamente all’altezza del valore del serbo.

Va anche ricordato che quest’anno la Fiorentina si è presentata sulla carta più o meno allo stesso livello della scorsa stagione (la versione post Vlahovic, quella con il serbo sembra più forte della Fiorentina di oggi). Ovviamente il mercato è ancora aperto: i viola sono vicinissimi a rinforzare il centrocampo con Barak e forse faranno anche qualche altra operazione per migliorare la rosa a disposizione di Italiano. Tuttavia, la Fiorentina che si gioca un’importantissima qualificazione ai gironi di Conference League è quella di oggi. Una squadra che, oltretutto, in questa fase ha dovuto convivere con acciacchi di alcuni giocatori (Igor, Gonzalez, Venuti, Duncan, Bonaventura) e nuovi acquisti che non giocavano da mesi (Dodô, Jovic).

Infine, guardando ai meri numeri, la Fiorentina ha vinto all’esordio in Serie A con la Cremonese, ha vinto la partita cruciale in casa col Twente e ha pareggiato la sfida con l’Empoli, apostrofata da tutti alla vigilia come ‘partita trappola’ in virtù del calendario che la posizionava a panino tra i playoff di Conference. Non certo un inizio di campionato da strapparsi i capelli.

VERSO IL TWENTE. Dal risultato di domani passa molto della stagione viola. A Enschede ci sarà un clima infernale, come preannunciato dal simpaticissimo allenatore del Twente. La Fiorentina, però, all’andata ha dimostrato di poter essere superiore agli olandesi. E nella scorsa stagione ha anche fatto vedere di essere capace di grandi prestazioni anche in ambienti estremamente ostili – un esempio su tutti: la vittoria a Napoli in un Maradona strapieno che sognava lo Scudetto –. Servirà quella personalità per non farsi influenzare da uno stadio bollente.

Italiano metterà nuovamente in campo i migliori, che hanno riposato almeno nel primo tempo con l’Empoli, sperando anche nel recupero di Igor. Gli olandesi sono più freschi, visto che non hanno giocato nel weekend, ma non è detto che per una squadra più indietro di condizione come i viola mettere minuti nelle gambe sia per forza penalizzante.

126 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

126 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

126
0
Lascia un commento!x