Il centravanti serbo non saltava una partita da 14 mesi, ora lo stop. Davanti tocca al polacco. Sulla fascia il francese se la gioca con Callejon
Era da Fiorentina-Parma 0-0, 7 novembre 2020, che Dusan Vlahovic non saltava una partita della Fiorentina. In quella occasione rimase in panchina per scelta tecnica di Beppe Iachini, che gli preferì Ribery e Kouame (e poi Cutrone a gara in corso) nella sua ultima partita prima dell’esonero. Dall’arrivo di Prandelli in poi, il centravanti serbo ha giocato 53 partite su 53 da titolare in campionato, 57 su 58 compresa la Coppa (è partito dalla panchina solo con il Benevento quest’anno in Coppa). Sempre titolarissimo, spesso trascinatore, visto che in questi 14 mesi ha segnato la bellezza di 40 gol, risultando determinante prima per la salvezza, poi per il percorso in zona Europa della Fiorentina.
IL VICE-VLAHOVIC. A Cagliari, però, Vlahovic non ci sarà. Non risulta tra i convocati di Italiano, al pari di Saponara e Martinez Quarta. Non una scelta in chiave mercato, ovviamente. Il tecnico viola lo avrebbe riproposto come sempre al centro del suo attacco, perché nonostante le voci e la pressione della società nel fare chiarezza sul proprio futuro, Dusan è sempre rimasto concentratissimo sul campo. Sull’aiutare i compagni, sul fare gol. E così sarà parecchio strano non partire da Vlahovic nel disegnare la Fiorentina che scenderà a Cagliari. Al suo posto, con ogni probabilità, ci sarà Krzysztof Piątek. Preso, per fortuna, in tempi quasi record dalla Fiorentina: in queste due settimane abbondanti il polacco ha iniziato a prendere le misure del gruppo viola, delle idee di calcio di Italiano. Soprattutto, l’ex Hertha Berlino, Milan e Genoa ha una voglia matta di imporsi, di far vedere le proprie qualità. Di riscattare i mesi non semplici in Germania e tornare il ‘pistolero’ che aveva segnato con grande continuità in Italia.
LA GRANDE OCCASIONE. Una grande occasione, quindi, per Piatek. Nella sfortuna di Vlahovic, ecco la chance per il polacco. Arrivato proprio per rappresentare un’alternativa credibile al serbo, oltre che possibile spalla di Dusan in certe partite. E dopo aver esordito alla grande in Coppa Italia, con il gol pronti-via a Napoli, domani a Cagliari dovrebbe essere proprio Krzysztof a prendersi la maglia da titolare. Molto complicato, infatti, pensare di proporre Kokorin dal 1′, dopo anche l’opportunità in Coppa con il Benevento non proprio ben sfruttata. Così come marginale è l’alternativa di Nico Gonzalez ‘falso nueve’. Piatek chiaramente deve ancora inserirsi al meglio, ma è arrivato a Firenze proprio per dare garanzie in caso di possibili assenze di Vlahovic. E domani toccherà a lui.
DOPO DUE ANNI. Del resto Piatek era già diventato idolo dei tifosi viola sia dopo la presentazione ufficiale, sia soprattutto dopo il primo gol in Coppa a Napoli. Per la sua grande voglia di Fiorentina, per quel soprannome di ‘pistolero’ che è già diventato un must nello spogliatoio e tra i tifosi. Domani sarebbe (con ogni probabilità sarà) la sua prima da titolare in campionato con i viola, un ritorno in Serie A più di due anni dopo da quel Milan-Sampdoria 0-0 di inizio gennaio 2020. Al Cagliari, tra l’altro, Piatek ha già segnato proprio con la maglia rossonera: dovesse ripetersi domani, tornerebbe al gol in Serie A 777 giorni dopo l’ultima volta. Non sarebbe male.
SPERA ANCHE IKONE’. E con Piatek spera in una maglia da titolare anche Ikoné. Dopo due assist di fila in due subentri dalla panchina (tra Napoli e Genoa), il francese freme per partire dal 1′. Con Saponara altro sfortunato protagonista della vigilia di Cagliari, è Callejon il principale ‘rivale’ dell’ex Lille per completare il tridente. Sottil è tornato la scorsa settimana a disposizione, potrebbe non avere un lungo minutaggio nelle gambe. Dipenderà anche dalla scelta tattica che vorrà fare Italiano: più equilibrio ed esterni a piede non invertito con Callejon a destra (e Gonzalez a sinistra), oppure più velocità per aggredire il Cagliari con due giocatori come Ikoné e l’argentino capaci anche di invertire la fascia a gara in corso? Qualche ora di riflessione per il tecnico viola, senz’altro sarà un tridente inedito domani a Cagliari. A partire da Piatek.

Di
Marco Pecorini