L’avversario di domani ha perso le ultime 6 partite e ha il morale a terra per i gol presi nel recupero. Tanti assenti fra i veneti
Ostacoli troppo morbidi sembrano separare la Fiorentina da un facile pomeriggio contro il Venezia. Che ha fatto collezione totale di sconfitte nelle ultime 6 partite. Aggravante mentale: le ultime due nel recupero e fanno cinque in tutto in campionato. Mentre l’allenatore Zanetti sgrana la lista degli assenti sperando di non averne lasciato qualcuno per strada, o in infermeria. Vacca, Modolo, Ebuehi, Ampadu e Sigurdsson sono out, Aramu e Haps recuperati da poco, ma in forte dubbio. Scrive La Nazione.
E’ un momento davvero difficile per il Venezia
Anche perché ultimamente la squadra si squaglia negli ultimi minuti. E come tutti gli allenatori sotto pressione Zanetti aggiunge «che stiamo rischiando di diventare matti per capire il perché». Comunque Venezia terz’ultimo. E con un tecnico che in pubblico non invia messaggi esattamente incoraggianti alla sua squadra: «Se pensiamo a quanto è forte la Fiorentina, richiamo di perdere l’autostima». Ma una convergenza così massiccia di buone notizie (per i viola) deve far alzare il livello del sospetto.
Rieccoci agli ostacoli troppo morbidi. Mai così tanti e tutti insieme alla vigilia di una partita che la Fiorentina indosserà dopo aver messo uno dei suoi abiti migliori contro il Napoli. Pericolo rosso. L’antica esperienza suggerisce infatti che è proprio questo il momento di alzare la concentrazione. Anche perché troppe situazioni sono andate storte a un avversario che all’andata mise sotto una delle peggiori versioni della Fiorentina.
Molta acqua è passata sotto i ponti e i numeri del campionato certificano una differenza netta anche nel volume di gioco espresso dalle due squadre. La Fiorentina ha tirato in porta quasi 70 volte in più rispetto al Venezia, che è sotto di 124 anche nelle conclusioni totali. Come nel numero dei corner e nel possesso palla. Quest’ultimo in lieve diminuzione anche per la Fiorentina.
Che senza Vlahovic ha leggermente cambiato il suo giro palla per sfruttare al massimo i break con l’innesco di inserimenti simultanei. Funziona tutto nella squadra di Italiano. Compresi i cambi che aggiungono gente motivata e non con la sindrome della riserva. Chiedere a Ikoné, che ieri ha giurato: «Se segno cinque gol in questa stagione, mi faccio la barba bionda».

Di
Redazione LaViola.it