Nella passata stagione vinsero i rossoneri ma gli applausi furono per i viola protagonisti di un’ottima gara: stavolta Italiano cerca rivincita
Cosa hanno in comune Vincenzo Italiano e Stefano Pioli? Apparentemente nulla. Anche nel modo di seguire la partita a bordo campo. Estremamente coinvolto il viola, più freddo il rossonero. Ma che è attraversato da emozioni che nasconde al meglio, come sappiamo bene qui a Firenze. Entrambi hanno una caratteristica comune che, se guardiamo bene, è alla base dei successi ottenuti. Scrive La Nazione.
E non sono da ricondurre a fattori tattici o di pensiero tecnico. Sanno come toccare le corde giuste dei giocatori, avendo con loro un rapporto umano che difficilmente si riscontra. Ecco perché Italiano sta facendo rendere al meglio tutti, coinvolgendo il gruppo, facendo sentire utili tutti i singoli; così come Pioli che è riuscito (e riesce) a fare breccia anche in chi ha una personalità spiccata, a tratti strabordante (Ibra, per fare un esempio, ndr), facendo presa anche su chi se la sta costruendo, insieme al talento enorme, come Leao.
Due modi opposti anche di interpretare le gare, seppur partendo da una difesa sempre a 4
Con Italiano propenso a trasformare il 4-3-3 nel 4-2-3-1 attuale con modifiche e adattamenti. Pioli, invece, utilizza il 4-3-3 che si allunga in fase di possesso e accorcia in copertura in 4-4-2. Come idea, almeno in campo e al netto di assenze importanti.
Se Pioli sostiene che bisogna sentire il «dolore della sconfitta» per reagire (contro l’Udinese, ndr), Italiano invece non lo dice. Ma sa perfettamente quanto sia piacevole la sensazione di una vittoria contro un big. E vuole riprovare queste sensazioni che i suoi ragazzi gli hanno trasmesso di recente al ’Diego Armando Maradona’, quando entrò in scena la migliore Fiorentina da trasferta della sua gestione.
Questa partita arriva più o meno nello stesso periodo dello scorso anno, anche se nel 2022 era l’ultima gara prima della pausa per i Mondiali. All’epoca la vittoria andò al Milan, gli applausi alla Fiorentina. Magrissima consolazione di una partita che la squadra di Italiano avrebbe meritato di vincere.
Di
Redazione LaViola.it