La squadra viola vuole rompere il ghiaccio domani contro la Roma. Torna Kean, che ha nei giallorossi una delle sue vittime preferite
Adesso l’obiettivo di Stefano Pioli è uno solo: rompere il ghiaccio anche in campionato. La prima vittoria stagionale al Franchi giovedì contro i cechi del Sigma Olomouc, arrivata nella gara inaugurale della fase campionato della Conference League, ha portato un pizzico di serenità. Serenità che certo non può bastare a dimostrare che i problemi accusati dalla Fiorentina in questo inizio di stagione siano ormai stati superati. Il 2-0 dell’altra sera. se da una parte ha lasciato qualche buona sensazione e nella prima partita senza Moise Kean ha visto sbloccarsi l’acquisto più oneroso del mercato estivo, l’ex attaccante del Cagliari Roberto Piccoli, dall’altra non ha spazzato via tutti i dubbi e tutte le ombre. Lo scrive l’edizione odierna di Tuttosport.
DOMANI LA ROMA. La sfida di domani con la Roma rappresenta un banco di prova assai impegnativo quanto stimolante. Se la squadra viola dovesse superarlo, conquistando il primo successo in questo campionato – appena due volte nella storia del club è accaduto di non vincere nessuna delle prime sei gare di Serie A, nel 1935/36 e nel 1977/78 (2 pareggi e 4 sconfitte) – non soltanto si allontanerebbe dalla zona calda della classifica ma potrebbe affrontare la sosta con ben altro tipo di clima e con maggiore fiducia e consapevolezza. “Vincere fa bene ed è ciò che volevamo in una partita che abbiamo gestito bene pur con qualche errore. Ora dobbiamo essere pronti per ritrovarci pure in campionato. La vittoria di coppa è importante anche per il futuro“, questo il chiaro messaggio di Pioli. Che intanto potrà contare su un Kean riposato dopo la squalifica smaltita giovedì. Vero che il centravanti viola – fresco di nuova convocazione in Nazionale e fra i testimonial scelti per promuovere il nuovo pallone del Mondiale 2026 – non ha ancora segnato con il proprio club, ma è altrettanto vero che contro la Roma si è spesso dimostrato decisivo. Sia quando militava nella Juventus (firmò l’1-0 nel 2021), sia nella scorsa stagione, quando al Franchi realizzò due dei cinque gol con cui la Fiorentina travolse i giallorossi.
PARTNER D’ATTACCO. Ma chi sarà domani il partner di Moise? Questo il principale nodo per l’allenatore parmigiano: sarà un Piccoli galvanizzato dal primo gol in viola o un Gudmundsson ancora alla ricerca della propria migliore versione? O forse Fazzini, che si sta rivelando uno degli acquisti più convincenti, insieme a Nicolussi Caviglia appena chiamato dal ct Gattuso? Qualunque sarà la scelta, la priorità è migliorare la fase realizzativa, fin qui insolitamente sterile per la Fiorentina in questo avvio di Serie A: precisione di tiro appena del 27.5% (percentuale più bassa nei cinque grandi campionati europei in corso) e solo 11 conclusioni verso la porta avversaria (nessuna squadra ha fatto peggio finora nei cinque maggiori tornei continentali). A Pisa, Pioli ha chiuso il derby con Kean, Piccoli e Dzeko tutti assieme senza però riuscire a sfondare e a raccogliere i primi tre punti in campionato. Un tabù che il tecnico punta a sfatare domani.
Di
Redazione LaViola.it