Fiorentina in totale emergenza a destra, con il solo Dodo a disposizione. Due ipotesi per Palladino: cambio di modulo o giocatori adattati
Un giocatore, Dodo, su quattro. Questa la situazione sulla fascia destra con cui la Fiorentina si presenta all’Olimpico, dove domani sera affronterà la Lazio.
Palladino non potrà più fare affidamento su Kayode, ceduto al Brentfort in prestito con diritto di riscatto. Dunque l’unico terzino destro attualmente in rosa è Dodo. In attesa dell’arrivo dal mercato di un sostituto, il tecnico gigliato deve sperare che il brasiliano resti integro nelle prossime due partite. Altrimenti, la soluzione provvisoria è dirottare Moreno sulla fascia, ma è chiaramente adattato.
Le cose peggiorano se avanziamo di qualche metro. Anche Ikoné al momento è fuori per ragioni di mercato: la Fiorentina sta cercando di cederlo, ma al momento non è riuscita a mandare in porto alcuna operazione con le varie squadre interessate, con il giocatore che si sta mettendo di traverso proprio come accadde la scorsa estate. Nel frattempo, però, il francese è stato escluso dai convocati per la seconda partita consecutiva. Stavolta però, rispetto alla sfida col Torino, tra i convocati manca anche l’altro giocatore che occupa quel ruolo, ovvero Andrea Colpani. Problema alla caviglia per l’ex Monza, che sta facendo molta fatica in stagione ma che finora, in attesa del mercato, resta il titolare sulla fascia destra.
Dunque, come risolverà Palladino questa situazione di emergenza? Due le ipotesi: cambio modulo oppure giocatori adattati. Nel primo caso, i viola si schiererebbero con un 3-4-2-1 oppure con un 4-3-2-1, abbandonando gli esterni larghi e puntando su due trequartisti, con Dodo schierato da terzino o esterno di centrocampo. Potrebbero vedersi Gudmundsson e Beltran assieme in campo, ma anche Sottil più interno – sebbene in quel ruolo nelle prime gare della stagione fece fatica – insieme all’islandese.
Nel caso la Fiorentina mantenesse il 4-2-3-1, Palladino dovrà adattare un giocatore. L’opzione più ragionevole sembra quella di impiegare Folorunsho a destra con Sottil sulla fascia opposta. Oppure potrebbe toccare a Kouame, che con Italiano ha più volte ricoperto il ruolo di esterno alto, ma Palladino si è mostrato molto più diffidente nel dirottarlo sulle fasce. Spesso il tecnico gigliato ha preferito adattare Beltran, ma i risultati sono stati pessimi. Inoltre, l’argentino ha giocato (male) solo come esterno sinistro, spostarlo sull’altra fascia potrebbe metterlo ancor più in difficoltà. Più remota la possibilità che Palladino possa affidarsi al giovane Caprini, convocato per la sfida con la Lazio vista la penuria di esterni di cui abbiamo parlato.
Insomma, non una situazione agevole per il tecnico gigliato, che si ritrova in piena emergenza sulla fascia destra in un periodo di grande crisi di risultati. Diciamo che la società non lo ha aiutato molto tra le operazioni in uscita e il mercato in entrata che stenta a decollare. Che sia l’occasione per vedere un cambiamento tattico? Oppure Palladino proseguirà con il 4-2-3-1? Ancora poche ore e lo sapremo.
Di
Marco Zanini