Torna il campionato e la Fiorentina torna inconcludente. I rigori salvano Pioli, ma questa squadra non è da Serie A

Torna il campionato e la squadra di Pioli si ripresenta pasticciona, inconcludente e salvata solo dall’arbitro e dal cuore

Penultimi con 4 punti dopo 8 giornate: tanto dovrebbe bastare per intervenire a una società seria e competente. Ma purtroppo la società Fiorentina è esattamente equiparabile alla squadra Fiorentina: pasticciona, inconcludente e costantemente staccata dalla realtà.

Parliamoci chiaro, contro il Bologna la Fiorentina si è salvata grazie all’arbitro e a due rigori. Poi tutto come al solito: errori incomprensibili, zero idee, zero gioco, zero gioco di squadra. Ancora una volta non si è visto assolutamente niente di quella che dovrebbe essere una squadra.

L’arrembaggio finale è tutto di cuore, niente gioco, niente tattica, nessuna idea di calcio. Il Bologna ha meritato la vittoria fino all’episodio del primo rigore. La difesa della Fiorentina è raccapricciante, un livello che solo in Conference League può portare a non prendere gol.

Il centrocampo se non è peggio poco ci manca: nessuna geometria, mai due passaggi in fila: Mandragora è deleterio, Nicolussi è da compitino (e spesso fatto male), Fagioli ha fatto la prima cosa utile quando è uscito. Sugli esterni niente di meglio: Dodo va bene finché non deve concretizzare, lì sbaglia sempre. Dall’altra parte Fortini merita spazio, merita di giocare al posto di un Gosens impalpabile.

E davanti? Gudmundsson gioca a centrocampo e dunque la porta non la può mai vedere. Kean, quando non è in fuorigioco, gioca da solo e da solo sbaglia tanto, ma ci prova. Insomma si salva il cuore, per il resto la Fiorentina dimostra ancora una volta di meritare il penultimo posto in campionato.

La società che fa? Pioli predica nel deserto: la squadra non lo segue, lui non fa niente per farsi seguire. Così l’esito è scritto e scontato. Urge uno scossone, urge una svolta.

Possiamo solo sperare, e solo sperare, che i due rigori di questa partita possano aprire una finestra positiva come fu un anno fa con i due rigori che portarono alla vittoria contro la Lazio.

Menzione d’onore per Fortini che si conferma giocatore utile e funzionale sia a destra che a sinistra. Stendiamo un velo pietoso su Sabiri: è esattamente lo specchio di una Fiorentina penultima in campionato.