La fortuna che aveva aiutato i viole nelle ultime uscite stavolta ha guardato il Sassuolo. Ma la sconfitta deve spingere la società a intervenire
Ancora quarti in classifica con la certezza di restarci almeno fino a domenica prossima quando al Franchi arriverà l’Udinese. È giusto partire da qui nell’analizzare la sconfitta della Fiorentina a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ed è anche la notizia migliore per Vincenzo Italiano che sicuramente si aspettava qualcosa di più dalla trasferta in Emilia, sia in termini di punti che di prestazione. Scrive il Corriere Fiorentino.
Ma stavolta anche la buona sorte che aveva messo lo zampino a favore dei viola nelle ultime tre vittorie di misura, ha deciso di prendersi una pausa. E così, senza l’ombrello della vittoria che tutto spesso protegge, sono riemersi difetti antichi, sia in attacco che in difesa visto che tutto sommato il Sassuolo non ha praticamente mai impegnato Terracciano.
Due tiri e un gol e mezzo (il secondo neroverde è stato annullato per un fuorigioco). La squadra di Dionisi che in casa non vinceva da settembre e che nelle ultime cinque gare aveva messo insieme un solo punto è riuscita nell’impresa di ribaltare i pronostici, compreso il fatto di mantenere la porta inviolata (prima volta nella stagione).
Dall’altra parte soprattutto gli attaccanti viola ci hanno messo del loro
Con l’imprecisione, il poco fiuto, qualche stop sbagliato di troppo e, in generale, con una manovra sì avvolgente ma forse troppo lenta per poter impensierire fino in fondo il Sassuolo. E anche l’occasione più clamorosa per gli uomini di Italiano, il rigore concesso per un fallo di mano e sbagliato da Bonaventura, era comunque nato da un calcio piazzato e da una situazione confusa nell’area di rigore avversaria, figlia più della voglia di rimontare a tutti i costi che alla lucidità della propria manovra offensiva.
Zero punti dunque, una sconfitta che anche se non fa malissimo nel guardare la classifica, non deve essere sottovalutata anche dalla società perché è innegabile come ormai il divario, soprattutto sugli esterni, fra titolari e riserve sia importante. Un intervento sul mercato diventa dunque ormai necessario e non solo per inseguire sogni di Champions. Le prossime settimane misureranno le ambizioni. Anche fuori dal campo.
Di
Redazione LaViola.it