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Spalletti variabile, Italiano sereno. Napoli-Fiorentina è filosofie contro

Italiano

L’allenatore azzurro alterna tre moduli, quello viola punta sempre sul 4-3-3 e sulla crescita del gruppo-squadra

Italiano sa che da Spalletti ci si deve aspettare di tutto. Perché è uno che le studia la notte e poi la mattina ci ripensa per ricambiare ancora nel pomeriggio. Sezionando i dettagli per riconsiderare un paio di sfumature, o solo una, quella che può fare la differenza. Sulla scorta di questo flusso di pensieri, il Napoli è l’unica big che alterna tre moduli di gioco (4-2-3-1, 4-3-3 addirittura 3-4-2-1) in base allo stato di forma dei propri calciatori e alle caratteristiche dell’avversario. Scrive La Nazione.

Che nel caso della Fiorentina, con maestosa sicurezza, si presenterà domenica con lo stesso modulo provato il 17 luglio scorso a Moena. E replicato in salse diverse senza cambiare molto (a parte la libertà di chi attacca). Il 4-3-3 è stato sempre mantenuto da Italiano come impianto per «dare sicurezza» ai suoi giocatori. Che nel frattempo di certezze ne hanno messe da parte davvero tante. Soprattutto nei meccanismi di protezione. Considerato che ultimamente la Fiorentina concede davvero poco e da quando Igor fa cerniera in coppia con Milenkovic i gol subiti sono stati appena 3 in 6 partite. Quindi tanto equilibrio all’interno di un’inclinazione di gioco che punta decisamente sull’aggressività.

Rispetto al passato, la differenza però è netta

La Fiorentina senza Vlahovic è molto più attenta a non subire. Ma quando riparte spalma su più giocatori la responsabilità di segnare. Il Napoli ha Osimhen con un problema muscolare (lesioni escluse, responso di ieri) ma al 99 per cento giocherà. Così almeno fa intendere lui sui social, dove addirittura punta alla certezza assoluta. Finora 11 gol, molti considerato il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori gioco per oltre due mesi (frattura allo zigomo). Un vantaggio in più per Spalletti, che in ogni caso è andato a vincere 3-1 sul campo dell’Atalanta con Mertens falso centravanti. Con Politano e Insigne sulle ali pronti a innescare anche Zielinski: a centrocampo.

Lobotka e Anguissa, con Fabian inizialmente in panchina per un problema fisico. Quindi, potenziale altissimo comunque, considerando che il grande turbinìo di moduli favorisce proprio il contributo dei centrocampisti (Ruiz 6 gol, Zielinski 5) allenati a inserirsi per cercare la conclusione.

La Fiorentina è in corsa per l’Europa. E ogni giorno Italiano ripete che il salto di qualità internazionale non è un’ossessione. Già bastano i 20 punti in più rispetto allo scorso campionato per classificare questa stagione come super positiva. Certo però che l’occasione è ghiotta e le distanze lassù sono minime. E’ indubbio però che il calendario questa settimana metta di fronte alla Fiorentina l’ostacolo più duro rispetto alle altre concorrenti. Ma il bello di questo gruppo è che poi non c’è moltissima differenza nel modo in cui va mentalmente in campo. Sia che l’avversario sia il Napoli o la Salernitana.

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