Subito l’Inter il 1° di aprile, poi la Coppa Italia, la Conference, ma anche le sfide con Atalanta e Napoli in campionato
La sosta è un peccato, interrompe una marcia incredibile. Anche la Fiorentina ha bisogno di respirare, ma il ritmo era così alto e la manovra così sciolta che due settimane senza giocare possono intaccare qualche meccanismo. La squadra di Italiano ripartirà il 1° aprile a San Siro contro l’Inter, quattro giorni dopo semifinale d’andata di Coppa Italia a Cremona, poi lo Spezia in casa, il giovedì successivo la trasferta di Poznan contro il Lech per i quarti d’andata di Conference, l’Atalanta al Franchi, il ritorno col Lech, la trasferta di Monza, il ritorno di Coppa con la Cremonese, la Samp in casa, il turno infrasettimanale a Salerno, tre giorni dopo al Maradona contro il Napoli e la speranza che il ciclo di ferro prosegua con la semifinale di Conference League. Male che vada, saranno 11 partite in 37 giorni. Se invece andrà benissimo, c’è il rischio (stupendo rischio per i viola) di andare avanti al ritmo di tre gare la settimana fino al 7 giugno, giorno della finale di Conference League. Troppe partite? No. E’ quanto Firenze aspettava da anni, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
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Redazione LaViola.it