Locatelli, ‘regista’ bianconero, ha completato appena 10 passaggi in tutto il match. Ma la Juve ha il triplo di xG rispetto ai viola
Il possesso palla non basta. Non può bastare. Ancora una volta, come il remake di un film già visto e rivisto. Con l’aggravante di un primo tempo giocato su bassissimi ritmi e livelli complessivi. Ma il limite è sempre quello: tenere il pallone, far girare le squadre avversarie, ma poi non colpire. All’andata, a Firenze, era stata una partita diversa, con la Fiorentina che con il 68% di possesso palla aveva tirato 25 volte verso la porta, pagando però quella disattenzione costata il gol di Miretti in avvio. Risultato: 0-1 e tre punti (non meritati) ai bianconeri. Ieri il dato di possesso ha toccato vette ancor più alte: 75% a fine gara, con addirittura il parziale dell’84% nel secondo tempo (dati Lega Serie A). Risultato, però, lo stesso: 1-0 e Allegri che esulta ancora.
SEI SU OTTO. Sei le vittorie in otto gare di Allegri contro Italiano. Praticamente sempre per 1-0, se si eccettua il 2-0 nella semifinale di ritorno di Coppa di due anni fa, quando Danilo al 94′ rese un po’ più corposo il risultato con la Viola tutta in avanti. Per il resto una vittoria dei viola, quel 2-0 di due anni fa ininfluente per i bianconeri e decisivo per il ritorno della Fiorentina in Europa, e l’1-1 dell’andata in campionato lo scorso anno. Partite tutte molto simili tra di loro, frutto di due modi opposti di vedere il calcio: giochista quasi all’estremo Italiano, risultatista al polo opposto Allegri.
UN ‘REGISTA’ DA 10 PASSAGGI. Ieri ha perfino sorpreso l’atteggiamento e l’aggressività della Juve nel primo tempo, mentre nella ripresa è tornata la ‘solita’ squadra dell’Allegri-bis in bianconero. Formazione bassissima, compatta, a lasciare il pallone agli avversari. Anche snervante, considerate le critiche che vengono dagli stessi tifosi juventini per un tipo di calcio per certi versi deprimente, così come dalle parole dei giocatori stessi che sembrano frustrati nel non poter (e saper) fare due passaggi di fila. Ma comunque vincente, come ieri sera. C’è un dato eloquente: Locatelli, in teoria ‘regista’ della Juve, ha completato appena 10 passaggi in tutta la partita. Maxime Lopez, entrato ad inizio ripresa, ne ha completati 61 in un tempo solo.
XG. In tutto questo però i numeri dicono anche altro. Come di una Juve che ha corso complessivamente 7,5 chilometri in più dei viola, ma anche che gli xG prodotti (ovvero i gol attesi, considerando la pericolosità del gioco e degli attacchi) dalla Juve sono il tripo rispetto a quelli della Fiorentina: 1,80 per i bianconeri, 0,60 per i viola (dati diretta.it). Insomma, tanto possesso ancora non paga, specie contro Allegri che non aspetta altro. Nella ripresa la partita poteva raccontare altro, con la paratona (con traversa) di Szczesny su Gonzalez e il tiro di Beltran murato da Nzola, dopo che Barak aveva appoggiato centralmente al portiere dal limite. Ma anche se la Juve fosse stata sul doppio vantaggio nel primo tempo ci sarebbe stato poco da dire probabilmente. Limiti di una Fiorentina che si ritrova di nuovo a racimolare i rimpianti e vede la zona Europa allontanarsi.
Di
Marco Pecorini