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Renzi: “Col progetto Arup lo stadio non si farà mai, ormai è il segreto di Pulcinella”

Il leader di Italia Viva: “Serve accordo tra Nardella e Meloni, per ottenere un decreto che tolga il vincolo alle curve e consenta alla Fiorentina di rifare il Franchi col suo progetto”

Il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha indetto una conferenza stampa nella sala Marconi di Palazzo Vecchio insieme ad altri esponenti di partito sulla questione stadio Franchi. Queste le dichiarazioni di Renzi ai media presenti, tra cui LaViola.it: “Tre mesi fa abbiamo fatto una conferenza stampa dicendo al Comune di sfruttare l’occasione del ‘no’ dell’Europa sullo stadio per fare un accordo col Governo e portare a casa quanto più possibile per la città di Firenze. Il nostro obiettivo non è fare polemica: c’è uno spazio complicatissimo dove fare l’interesse di Firenze. Il Governo ha cambiato idea sui soldi del PNRR perché l’Europa ha detto di no, l’Europa ha detto di no perché è evidente che non si finanzia lo stadio coi soldi del PNRR. Oggi la situazione è andare allo scontro, come propone Nardella facendo causa allo stadio, oppure cercare un accordo. Fare causa allo stadio significa impelagare il Comune di Firenze in una conflittualità dalla quale non è detto che ne esca vincitore. Non c’è bisogno di cause, c’è bisogno di fare un accordo, ed è molto semplice: si prendano i denari dello stato e si mettano sulle cose che servono a Firenze. I 90 milioni di euro che sono immaginati per l’intervento sul Franchi tutti noi sappiamo che non saranno mai spesi. È bene dirlo: lo stadio Artemio Franchi con il progetto Aurp non si farà mai. È il segreto di Pulcinella, lo sanno tutti, non sta in piedi dal punto di vista economico”.

“Dare ad Arup altri soldi per fare il progetto esecutivo e mettere soldi nel Padovani, quando questo progetto non starà mai in piedi, è una follia giuridica – attacca il senatore –. Il Comune di Firenze fermi le macchine, si faccia pagare dallo stato per quella parte dei soldi che non arriveranno, li investa in cultura e si faccia lo stadio con i soldi della Fiorentina e con il progetto Casamonti, o comunque con un progetto pagato dalla Fiorentina che preveda l’abbattimento delle curve, con lo stato che tramite decreto dice che non c’è il vincolo sulle curve, che è un vincolo che non ha senso di esistere”.

“Vi volete fermare – prosegue Renzio avete il desiderio di indebitare i cittadini fiorentini per i prossimi decenni tra cause legali e contenziosi invincibili? La gara è andata deserta, non ci sono i soldi, come fai ad andare in affidamento diretto? Se avessi fatto io questa roba mi avrebbero portato via. Si parla di soldi pubblici. La sintesi è: volete un modello che funziona? Il Viola Park funziona. Il metodo Casini ha funzionato, il Comune di Firenze ha fatto un metodo casino”.

VIOLA PARK. “Commisso ha speso soldi, neanche pochi, per fare il Viola Park, che fa della Fiorentina la società con il miglior centro sportivo d’Italia. In tre anni e mezzo il nuovo centro sportivo è nato, quindi va ringraziato Commisso che capitalizza la società con un progetto bello. Se cambi la legge e permetti di buttare giù le curve il progetto di Casamonti sta in piedi e lo paga la Fiorentina”.

ANCORA SUL FRANCHI E SUI VINCOLI DELLA SOPRINTENDENZA. “Il progetto del sindaco si basava su due fonti di finanziamento: 55 milioni dall’Europa e 90 milioni dall’Ministero della Cultura, circa. Questi 145 milioni non ci sono più: venendo meno i 55 europi, anche i 90 che dovrebbero arrivare dal Ministero si spiegano male. Fossi il sindaco, intimerei la Presidente del consiglio di farmi un decreto legge che tolga il vincolo della Soprintendenza dalle curve. Non la tribuna, non la scala elicoidale, non la torre di Maratona bensì le curve. È una follia sostenere che ci sia il vincolo della Soprintendenza sulla Curva Ferrovia. Una volta ottenuto questo, il sindaco ha risolto il problema, perché la proprietà della Fiorentina nel 2020 ha fatto un progetto e il comune può investire i 90 milioni del Mic in musei, teatri eccetera”.

RAPPORTO CON COMMISSO. “Coi soldi pubblici lo stadio non si fa comunque. Tutti i soldi dati ad Arup o messi sul Padovani sono soldi buttati via. Dopo di questo, non sono Commisso, né Barone, né un amministratore. Non ci parlo di queste cose con la Fiorentina, non ho titolo. Dico solo che se fossi il sindaco toglierei l’ostacolo burocratico che impedì alla Fiorentina di portare avanti il progetto del 2020. Quando ho incontrato Commisso ci ho parlato di Fiorentina. Sono un cittadino, posso parlare di come va la squadra, non di amministrazione”.

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