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Ranieri e Quarta: ecco i jolly del gol di Italiano

Ranieri

Gli attaccanti segnano pochissimo e allora ecco in soccorso della Fiorentina i difensori che si trasformano in bomber

Nel luglio 2021, sotto la canicola di Piazzale Michelangelo e con i nervi di Firenze a fior di pelle dopo le dimissioni di Gattuso, Vincenzo Italiano si era presentato con un motto destinato a fare presto storia: «Difendere bene, attaccare benissimo» era stato lo slogan che, in fin dei conti, ha accompagnato quasi sempre il tecnico nel corso del suo triennio viola. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Quello che, probabilmente, l’allenatore non aveva previsto (o magari aveva solo sperato) è che nell’attuale stagione entrambi i compiti demandati alla sua squadra – ovvero tenere la porta inviolata e segnare il più possibile – sarebbero stati svolti alla perfezione da un unico reparto. Quello arretrato.

DIFESA DA CHAMPIONS

I numeri mostrano come non soltanto la retroguardia della Fiorentina sia ad oggi, un po’ come la sua splendida classifica, la quarta migliore della Serie A (a pari merito con Torino e Monza) in virtù degli appena 18 gol subiti in altrettante gare. Ma, rispetto alle scorse stagioni, Biraghi e compagni hanno migliorato in modo netto il proprio score.

Sono infatti ben sei le reti incassate in meno in confronto ai campionati 2021/22 e 2022/23. Quando a una sola giornata dal giro di boa i centri al passivo erano stati già 24. Riguardo alla recente annata è migliorato in modo considerevole anche il dato dei gol fatti, che è passato da 21 a 27.

CENTRALI BOMBER

Fin qui, verrebbe quasi da pensare, tutto normale. Contando che nel recente passato uno dei principali crucci di Italiano era stato proprio quello di aver ricevuto l’etichetta (scomoda da togliere) di tecnico poco abile ad allenare la fase difensiva. E dunque destinato, presto o tardi, a porre dei robusti correttivi per dar maggiore lustro al suo lavoro.

Quello che semmai stupisce è tutto il filone legato alla sfera offensiva della Fiorentina. Ovvero dove fino ad oggi si sono registrate le maggiori sorprese in virtù (ancora una volta) del rendimento dei difensori.

Nel computo totale delle quarantacinque reti segnate dai viola nelle ventisette gare giocate tra Serie A, Conference e Coppa Italia balza subito all’occhio come solo otto di questi gol siano stati messi a segno dalle prime punte Beltran e Nzola. Laddove invece i soli Martinez Quarta e Ranieri – match winner venerdì scorso contro il Torino – siano riusciti a totalizzarne nove nello stesso arco di tempo.

CHE SCOPERTA

Qualcosa di decisamente nuovo sia per la Fiorentina che per i diretti interessati. Che all’improvviso si sono riscoperti bomber dopo essere stati – in momenti diversi – pronti a lasciare Firenze. Martinez Quarta (a un passo dalla cessione al Betis in estate) ha già superato con i suoi cinque centri il record di tre gol che deteneva dal 2017, quando giocava nel River Plate.

Mentre Ranieri prima dell’inizio della sua avventura in prima squadra con la Viola (rimasta in bilico fino all’ultimo nell’agosto 2022) in 95 partite giocate in prestito più altre 33 con le Nazionali giovanili aveva messo a referto un solo sigillo con la maglia della Salernitana più uno con l’Under-20: ora è già a quattro. Alla faccia dei progressi.

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