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Qui Empoli: Viti, cresciuto con Maldini e Ramos, domani sfida la Fiorentina

Toscano doc, domenica sfiderà per la prima volta la Fiorentina. Le big di Serie A sono su di lui

Anti social da sempre. Mattia Viti li usa poco e non ci pensa. Strano per un ventenne che gioca in Serie A, fissato con Fifa e stakanovista vero, meticoloso. Uno che arriva al campo un’ora prima e se ne va perfino un’ora dopo. Il tecnico dell’Empoli Aurelio Andreazzoli ha detto di lui che «ha la testa di un campione». Scrive La Gazzetta dello Sport.

Lui se ne sta in silenzio e posta decisamente poco. L’ultima immagine del feed è quella del suo esordio da titolare in campionato contro il Cagliari. C’è scritto «22/09/2021». Minimalista. Il suo profilo non arriva a tremila follower e ha solo sei post. Nessuna storia. Piace anche per questo.

Rugani 2.0

Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo tranquillo, a modo, educato, un Daniele Rugani 2.0. Uno che arriva al campo in bicicletta. Viti non abita così vicino al campo, ma lo ricorda molto. Il percorso è simile: giovanili, prima squadra, debutto in B e poi titolare in Serie A. Chissà quale sarà la strada di Mattia. Gli osservatori delle big hanno già annotato il nome. Si parla di Napoli, Milan, Inter. Merito delle 15 partite giocate in Serie A, 12 da titolare.

I fantallenatori che l’hanno preso a un solo milione si fregano le mani, soprattutto chi gioca con le conferme, perché Viti resterà in Serie A per diverso tempo. Ha debuttato annullando Keita Balde, sette anni più grande, tanti gol nel c.v., 2-0 per l’Empoli. Andava al Castellani da raccattapalle, domenica sfiderà la Fiorentina al Franchi per la prima volta. Può fare anche il terzino sinistro, come contro la Roma.

Pepita

Centrale mancino di un metro e 90, pulito negli interventi e discreto tecnicamente, Andreazzoli l’ha schierato dal 1’ appena ha potuto. Dionisi aveva fatto lo stesso in Serie B l’annata scorsa, quella della promozione con i giovani e il bel gioco. Due partite nelle ultime giornate e altre tre in Coppa Italia. Toscano di Borgo San Lorenzo, a un’ora e venti di macchina da Empoli, Viti è una delle pepite di Monteboro, il centro sportivo dove il talento viene coltivato, nascosto e poi messo in mostra. Orgoglio del presidente Corsi, che nei momenti in cui i nuvoloni minacciano la squadra sceglie di rifugiarsi lì.

«Giovani, talento e pazienza. È questo il segreto del mio club». Di cui fa parte anche il giovane Viti, classe 2000, a Empoli da quando ha 8 anni. Cresciuto con i poster di Ramos e Maldini, suo padre e suo fratello piccolo non si perdono una gara. Mamma Daniela, invece, lo segue dall’alto. Se n’è andata a novembre dopo una lunga malattia. Il 22 settembre, giorno del debutto in A, ha realizzato il sogno soprattutto per lei, e poi l’ha postato su Instagram. Un’eccezione obbligatoria.

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